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Infarto intestinale, ecco come riconoscerlo in tempo: attenzione a questi sintomi

Infarto intestinale, ecco quali sono i campanelli di allarme. Se il dolore non passa contattare subito il medico.

Infarto intestinale, ecco come riconoscerlo in tempo: attenzione a questi sintomi
Infarto intestinale (foto archivio)

Infarto intestinale, ecco come riconoscerlo in tempo dai sintomi

Cos’è l’infarto intestinale? E’ una patologia che si verifica quando il flusso sanguigno verso l’intestino diminuisce a causa di un vaso sanguigno bloccato. In genere purtroppo si tratta di un’arteria. Viene anche chiamato ischemia intestinale, come riporta Pazienti.it. Questa è una condizione grave, che può determinare dolore e rendere difficile il corretto funzionamento dell’intestino. Nei casi più gravi può danneggiare i tessuti intestinali, mettendo la vita in pericolo. Leggi anche: Alzheimer, ecco i 10 sintomi precoci che ne annunciano l’arrivo

I sintomi a cui bisogna fare attenzione

Ci sono sintomi dell’infarto intestinale a cui dovremmo fare attenzione. Questi sono i sintomi in caso di infarto intestinale acuto: dolore addominale improvviso da lieve a  grave, bisogno urgente di andare in bagno, movimenti intestinali frequenti e forti, dolore o distensione addominale, sangue nelle feci, confusione mentale negli anziani. Va richiesta assistenza medica immediata in caso di dolore addominale improvviso e grave.

L’infarto cronico

Se si ha a che fare con un infarto cronico, i sintomi sono un po’ diversi: crampi addominali o pienezza, dolore addominale, che peggiora progressivamente nel corso di settimane o mesi, perdita di peso indesiderata, diarrea, nausea e gonfiore. Se il dolore mette molto a disagio e non consente di svolgere le normali attività quotidiane, è sempre un’emergenza medica. Se il medico dovesse sospettare un’ischemia intestinale, è possibile sottoporsi a diversi test diagnostici, tra i quali anche alcuni esami del sangue, endoscopia, test di imaging, angiografia, ecc.

Le cure

Il trattamento dell’ischemia intestinale prevede il ripristino dell’apporto di sangue. Le opzioni per intervenire variano in base alla causa e alla gravità della condizione dì di cui si soffre.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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