Infarto intestinale, ecco come riconoscerlo in tempo
Cos’è l’infarto intestinale? Viene anche detto ischemia intestinale. Si tratta di una serie di condizioni che si verificano quando il flusso sanguigno verso l’intestino diminuisce a causa di un vaso sanguigno ostruito. E’ in genere di un’arteria. Questa condizione è grave e può causare dolore. Il corretto funzionamento dell’intestino è compromesso e nei casi più gravi, la perdita del flusso sanguigno può danneggiare i tessuti, mettendo il paziente in pericolo di vita, come riporta pazienti.it. Leggi anche: Colesterolo, ecco qual è il frutto da mangiare una volta al giorno per abbassarlo: i risultati dello studio
I sintomi da non sottovalutare
E’ fondamentale riconoscere i primi sintomi. Alcuni segnali possono suggerire l’infarto intestinale. I sintomi di infarto intestinale acuto sono: sangue nelle feci, confusione mentale negli anziani, dolore addominale improvviso, anche grave, bisogno urgente di andare in bagno, movimenti intestinali frequenti e forti, dolore o distensione addominale. Se si ha a che fare con un infarto cronico, i sintomi sono leggermene diversi e potrebbero includere anche diarrea, nausea, gonfiore, ecc.
Cosa fare in questi casi
La soluzione migliore in questi casi è quella di richiedere assistenza medica in caso di dolore addominale improvviso e grave. Il dolore che non consente di svolgere le normali attività o di trovare una posizione comoda è sempre un’emergenza e quindi va chiamato il medico. Se il medico dovesse sospettare un’ischemia intestinale, è possibile sottoporsi a diversi test diagnostici tra cui anche esami del sangue, test di imaging, endoscopia, ecc.
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Le cure
Il trattamento dell’ischemia intestinale prevede il ripristino dell’apporto di sangue al tratto digestivo. Tutto però varia in base alla causa e alla gravità della condizione.
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