Infarto, sperimentato un dispositivo da polso che individua un attacco di cuore in 5 minuti

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Grazie a questo dispositivo rivoluzionario si può diagnosticare un infarto in maniera semplice e indolore

Sono tante le persone che si recano al Pronto Soccorso temendo di avere un infarto in corso per un improvviso dolore al petto. In tantissimi casi si tratta solo di reflusso gastro-esofageo o di semplice ansia. Non è facile riuscire a distinguere un infarto miocardico da altri problemi transitori. Il test della troponina è uno degli strumenti più idonei per rilevare la presenza di un infarto. La troponina è un insieme di proteine che si trovano nelle cellule cardiache e sono fondamentali per il lavoro delle cellule muscolari del cuore.

Il dosaggio della troponina

Quando le cellule sono a corto di ossigeno si riducono e rilasciano troponina nel sangue. Basta un semplice esame del sangue per capire se siamo in presenza di un infarto. Il dosaggio della troponina insieme ad altri sintomi spia come dolore toracico a livello dello sterno con senso di oppressione e costrizione, dolore al braccio sinistro e tachicardia sono fondamentali per capire le condizioni del paziente e agire di conseguenza. Quando i valori della troponina iniziano ad aumentare nel sangue raggiungono i valori massimi alla diciottesima ora dall'insorgenza del dolore, e rimangono elevati per circa 14 giorni. Ecco perchè questo esame viene ripetuto più volte nel tempo.

Le criticità del test della troponina

Se viene diagnosticato un infarto, si ricorre immediatamente ad angioplastica, un intervento chirurgico che prevede l’inserimento di un catetere a palloncino nella coronaria posizionato in corrispondenza dell’ostruzione. In questo modo si può disostruire l'arteria e il paziente torna a respirare. Il test della troponina però presenta alcune criticità. Innanzitutto bisogna attendere almeno un'ora per avere il responso e spesso chi ha un infarto in corso ha invece bisogno di un intervento immediato. L’esame prevede un prelievo di sangue e questo potrebbe non piacere a chi è agofobico. CONTINUA A LEGGERE…

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