Infezioni resistenti agli antibiotici: il Selenio potrebbe essere la cura del futuro

Il Selenio potrebbe essere uno dei preziosi alleati in futuro per combattere le infezioni resistenti agli antibiotici

Resistenza agli antibiotici, le ultime ricerche (Foto: Pixabay)
1 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Il Selenio è un metallo in grado di rappresentare la nuova frontiera per trattare infezioni resistenti ai comuni antibiotici

In futuro la medicina guarderà a nuove classe di farmaco tenuto conto che la piaga della resistenza agli antibiotici sta ormai assumendo dei contorni inquietanti. I recenti eventi hanno dimostrato che l'utilità degli antibiotici sta inizia a calare e c'è un'urgente necessità di sviluppare nuovi sistemi per trattare le infezioni.

I risultati di una ricerca americana

Una ricerca pubblicata sul sito Medical News Today effettuata da  ricercatori dell'Università del Connecticut (UCONN) a Storrs ha evidenzato come in passato le infezioni sono state trattate facendo ricorso all'uso di alcuni metalli, prima dell'avvento degli antibiotici. Le cosiddette"infezioni nosocomiali", possono essere molto difficili da curare e possono essere fatali. Fra queste infezioni c'è quella causata dall'Acinetobacter baumannii (A. baumannii) che imperversa soprattutto all'interno degli ospedali.

Il batterio Acinetobacter

Secondo Kumar Venkitanarayanan, che ha guidato la ricerca, “A. baumannii è principalmente un patogeno nosocomiale che colpisce il sistema immunitario. Si tratta di un batterio abile ad aggirare la resistenza opposta da parte degli antibiotici, con una serie di meccanismi per sfuggire al trattamento efficace". Si è scoperto che questo batterio è in grado di formare biofilm auto-protettivi che facilitano il viaggio verso i polmoni e verso il tratto urinario.


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 3
2 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Le ricerche sul Selenio

Dopo aver valutato una varietà di metalli e metalloidi che i medici storicamente usavano per trattare le infezioni, i ricercatori hanno concentrato la propria attenzione sul selenio, un minerale essenziale candidato a trattare le infezioni causate dal batterio A. baumannii.

Il selenio antimicrobico è un antiossidante dietetico riconosciuto e la Food and Drug Administration (FDA) lo consiglia per l'assunzione giornaliera. Altri ricercatori hanno anche scoperto che si tratta di un promettente contagio per agenti patogeni come lo Staphylococcus aureus (S. aureus) Trusted Source. Può essere un valido ausilio per il sistema immunitario e aiuta la sintesi dell'acido nucleico.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 3
3 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Le parole di Venkitanarayanan

Non ci sono dati chiari su come funzioni il selenio" ha dichiarato Venkitanarayanan al sito Medical News Today sembra esserci tossicità contro la membrana esterna dei batteri e potrebbe anche causare tossicità contro il DNA, potenzialmente nei geni coinvolti nella creazione di biofilm. "

Il team di Venkitanarayanan ha anche esaminato l'uso del selenio per affrontare altre infezioni difficili, come l'Escherichia coli enteroemorragico (EHEC) e il Clostridium difficile (C. diff).  In futuro verranno effettuate nuove ricerche per dimostrare l'efficacia del selenio contro alcuni tipi di infezione.

Guarda la versione integrale sul sito >

3 di 3


Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.