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Influenza 2024/25: sintomi, numero di contagi in Italia e come prevenire il virus

Come prevenire e affrontare l'influenza 2024/25: sintomi, contagi, numero di casi attuali e previsioni per l'inverno

Influenza 2024/25: sintomi, numero di contagi in Italia e come prevenire il virus
Foto Pixabay.com

Influenza 2024/25: cosa aspettarsi quest’anno, quanti italiani hanno contratto il virus e le previsioni su nuovi casi

La stagione influenzale 2024/25 sta iniziando e si prevede che il virus sarà particolarmente diffuso quest’anno. Ogni anno l’influenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, causando sintomi che variano da lievi a gravi, soprattutto tra i gruppi a rischio come anziani, bambini e individui con malattie croniche. La stagione influenzale di quest’anno potrebbe essere più intensa del previsto a causa delle condizioni meteo, con temperature rigide e un aumento dei contatti sociali durante i mesi invernali. Ecco quali sono i sintomi dell’influenza 2024/25, come riportato da Humanitas.it.

Sintomi e modalità di contagio

I sintomi dell’influenza 2024/25 sono simili a quelli degli anni precedenti e includono febbre alta, dolori muscolari, mal di testa, tosse secca e affaticamento generale. In alcuni casi possono comparire anche nausea, vomito e diarrea soprattutto nei bambini. Il contagio avviene principalmente per via aerea attraverso goccioline di saliva emesse con starnuti o colpi di tosse. Il virus può sopravvivere su superfici per diverse ore, aumentando così il rischio di trasmissione indiretta. È fondamentale seguire misure di prevenzione come il lavaggio frequente delle mani e l’uso di mascherine in ambienti affollati.

Quanti italiani l’hanno già contratta

Secondo i primi dati diffusi dalle autorità sanitarie sono già oltre 1,5 milioni gli italiani che hanno contratto il virus influenzale nell’autunno del 2024. Si stima che entro la fine della stagione invernale il numero di casi possa superare i 6 milioni, con un picco tra dicembre e febbraio. Gli esperti raccomandano fortemente la vaccinazione, soprattutto per le categorie a rischio, per evitare complicazioni gravi. Il sistema sanitario è già in allerta, con ospedali e medici di famiglia pronti a gestire un possibile aumento dei ricoveri e delle richieste di assistenza medica.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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