Influenza australiana, secondo gli esperti un aiuto può arrivare da un prodotto naturale: ecco quale
Il miele può aiutare il corpo a rafforzare le difese immunitarie aiutando i farmaci ad avere un'azione migliore dal punto di vista terapeutico
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Miele, ecco quali sono le proprietà benefiche per il nostro organismo
L'influenza australiana ormai impazza da diversi mesi costringendo centinaia di migliaia di italiani a rimanere a letto con sintomi molto caratterizzati come forte mal di gola tosse e febbre. In questi casi il rischio di sovraccarico di farmaci è molto alto e non sempre opportuno. Secondo i medici questo è il momento ideale per riscoprire alcuni prodotti naturali che possono fungere da antibiotici naturali come il miele che racchiude diverse vitamine del gruppo b e c che risultano molto utili in presenza di mal di gola o disturbi delle vie aeree superiori.
Parola agli esperti
In un'intervista rilasciata al “Fatto Quotidiano” il noto nutrizionista Giorgio Calabrese ha rivendicato le proprietà del miele che, se assunto insieme al latte caldo, potrebbe essere capace di bloccare la riproduzione dei batteri così come ci tramandano delle vecchie tradizioni popolari. E' anche vero che il consumo ormai esasperato di antibiotici e antinfiammatori ha fatto venire meno l'uso dei rimedi della nonna che in tanti casi sono ottimi coadiuvanti anche se non risolvono alla radice il problema.
Aiuta anche chi soffre di iperglicemia o chi ha il colesterolo alto
Se non siamo in presenza di un'infezione, come ha ricordato lo stesso dottor Calabrese, si può aiutare il corpo utilizzando il miele per rafforzare le difese immunitarie aiutando i farmaci ad avere un'azione migliore dal punto di vista terapeutico. Fra l'altro, secondo un recente studio scientifico, il miele di acacia e trifoglio avrebbero degli effetti positivi su coloro che soffrono di glicemia e colesterolo. CONTINUA A LEGGERE…
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I limiti e i benefici
Insomma, secondo gli esperti, il miele dovrebbe essere introdotto in tutte le linee dietetiche per rafforzare le nostre cellule anche se non deve essere scambiato per un farmaco. Può essere un valido coadiuvante per rafforzare le difese immunitarie nelle persone immunodepresse.
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