Influenza aviaria, registrati altri casi in Svizzera e Perù, mentre in Italia è morto un fenicottero infetto nella laguna di Cabras
La diffusione dell’influenza aviaria sembra allargarsi di giorno in giorno, dopo aver colpito in maniera severa la Gran Bretagna. Sono stati registrati i primi casi di contagio anche in Svizzera e precisamente in un pavone e in un airone cenerino che vivono all’interno di un allevamento amatoriale di Seuzach, nel canton Zurigo. Le autorità, preoccupate della possibile diffusione della malattia in un periodo in cui avvengono le migrazioni dei volatili selvatici, si stanno adoperando per far si che gli allevamenti vengano tenuti al riparo.
Cosa accade nel mondo
Ma non solo in Svizzera si stanno diffondendo focolai preoccupanti. Anche in Perù sono stati registrati i primi casi. Le cronache locali parlano di 200 pellicani morti trovati su una spiaggia nella zona di Paita. Per evitare che il virus possa diffondersi oltremodo il Messico ha deciso di procedere alla vaccinazione di tutti gli uccelli nelle aree a rischio, dopo che il virus H5N1 è stato rilevato una trentina di giorni fa. I due casi registrati in Svizzera hanno già fatto scattare l’allarme. Il Consiglio federale ha chiesto agli allevatori di pollame di monitorare con attenzione gli spostamenti di uccelli selvatici migratori.
I casi accertati in Europa
Secondo gli esperti in veterinaria, i casi di aviaria in Europa sono aumentati in maniera esponenziale soprattutto per via degli spostamenti di tanti volatili selvatici. Solo nel Vecchio Continente, a scopo precauzionale, sono stati abbattuti qualcosa come 50 milioni di animali. Anche in Italia alcuni casi sospetti hanno destato particolare allarme. Sono stati accertati casi a Monte Urpinu a Cagliari di volatili morti, mentre presso la laguna di Cabras è stato rilevato il decesso di un fenicottero. CONTINUA A LEGGERE…
Le raccomandazioni degli esperti
Altri casi sono stati rilevati a Porcia, in provincia di Pordenone e in Friuli Venezia-Giulia dove è stato accertato un caso di influenza aviaria in un allevamento di polli famigliare. Anche in questo caso è scattato l’abbattimento preventivo di tutti gli animali. L’abbattimento di tutti gli animali sarà il protocollo che verrà eseguito in quegli allevamenti dove verranno rilevati casi sospetti. Le aziende sanitarie della zona hanno poi ricordato a tutti coloro che possiedono pollame o altri volatili di adoperarsi affinchè venga assolutamente evitato il contatto con uccelli migratori.
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