Il noto infettivologo Matteo Bassetti lancia l’allerta sull’influenza aviaria: ecco cos’ha detto ad Adnkronos
Il Covid ha scosso il mondo intero generando una pandemia di quasi tre anni, una situazione di grave crisi sanitaria ma anche economica che inevitabilmente si fa ancora sentire; il virus si è poi evoluto diventando endemico e il tutto è tornato progressivamente alla normalità… tuttavia all’orizzonte ci sarebbe una nuova patologia in grado di scatenare un’altra pandemia. Si tratta dell’influenza aviaria, ben nota nel nostro pianeta che però ultimamente ha generato allarme dopo che tre persone (negli Stati Uniti) sono risultati positivi al virus. Ad allertare gli italiani è Matteo Bassetti, Direttore del reparto di malattie infettive del Policlinico “San Martino” di Genova: ecco cos’ha detto ad Adnkronos.
Le parole del Dottor Bassetti
“L’influenza aviaria sarà il prossimo problema pandemico – ha detto l’infettivologo – il rischio di influenza aviaria per la popolazione generale rimane molto basso, tuttavia per le persone esposte ad animali infetti le infezioni H5N1 sono preoccupanti perché possono causare malattie gravi, nonché per il loro potenziale pandemico. Se questi virus dovessero mutare per diffondersi facilmente da persona a persona, potrebbero scatenare una pandemia. Come detto tante volte, ci sono pochi dubbi che l’aviaria si diffonderà globalmente. Prima o poi succederà che questo virus venga trasmesso da uomo a uomo. È solo questione di quando accadrà“.
I sintomi e come si trasmette
L’influenza aviaria, causata da virus influenzali A di tipo H5, H7 e H9, colpisce principalmente gli uccelli ma può infettare anche gli esseri umani. I sintomi tipici sono febbre alta, tosse, dolori muscolari, mal di gola, difficoltà respiratorie, congestione nasale, mal di testa, brividi, dolori articolari, affaticamento, diarrea (in alcuni casi) e vomito (più raro). L’influenza aviaria si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto o indiretto con uccelli infetti. Le modalità principali includono il contatto diretto (manipolazione di uccelli infetti, sia vivi che morti, inclusi pollame e uccelli selvatici), contatto indiretto (contatto con superfici e oggetti contaminati dalle feci, piume, secrezioni respiratorie o altre secrezioni di uccelli infetti), ingestione (consumo di carne di pollame o uova poco cotte provenienti da uccelli infetti) e inalazione (respirazione di polvere o aerosol contaminati, come nelle fattorie avicole o nei mercati di pollame vivi).
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
