Influenza aviaria, focolaio nel nord Italia: più di 37mila animali saranno abbattuti. Ecco cosa sta succedendo
Un focolaio di influenza aviaria è stato individuato in un allevamento avicolo di Codigoro, in provincia di Ferrara: più di 37mila tacchini saranno abbattuti e le loro carcasse distrutte
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Influenza aviaria, focolaio in Emilia Romagna
L'influenza aviaria torna a far paura in Italia: nelle scorse ore, infatti, un grosso focolaio è stato individuato in provincia di Ferrara, in Emilia Romagna. È per questo motivo che oltre 37mila tacchini saranno abbattuti all'interno dell'allevamento avicolo di Codigoro della società agricola Ca' Delta, che ha sede a Porto Viro. Il virus influenzale individuato è del sottotipo H5. Leggi anche Scoperto nuovo ceppo di influenza Aviaria H10N3 in Cina: ricoverato uomo di 41 anni
Livello a bassa patogenicità: che significa?
Lo scorso giovedì il Centro nazionale di referenza per l'influenza aviaria presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentare delle Venezie ha segnalato la positività di alcuni animali all'influenza aviaria:. Il livello è stato definito a bassa patogenicità, questo significa che il virus causa, come riporta La Nuova Ferrara, un'affezione leggera, prevalentemente respiratoria, salvo aggravamento dovuto ad altre coinfezioni o ad altri fattori. Leggi anche Influenza aviaria, si teme la trasmissione da uomo a uomo per il nuovo ceppo individuato in Russia. Ecco perché
Sequestrato l'allevamento
Al fine di prevenire il rischio che l'influenza aviaria si diffonda ulteriormente, comunque, è necessario isolare il focolaio al più presto: è per questo motivo che, sulla base di un'ordinanza urgente firmata dal sindaco Zanardi, l'allevamento che si trova in località Pontevicini è stato sottoposto a sequestro. Tutti i capi dell'allevamento, che risulta di proprietà della società agricola La Pellegrina con sede a Verona, saranno abbattuti e le loro carcasse distrutte. Leggi anche Influenza aviaria, registrati i primi casi in Russia di AH5N8: viene trasmesso dagli uccelli all’uomo
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Sarà distrutto o trattato tutto ciò che è potenzialmente contaminato
Stando a quanto riportato, i capi presenti e da abbattere sono 38.817. Contestualmente è stata disposta la distruzione o l'apposito trattamento di tutti i materiali o rifiuti potenzialmente contaminati come mangime, lettiere o letame. Ad coordinare le attività saranno Asl e Polizia locale. È stato inoltre disposto il divieto di ripopolamento dell'azienda con volatili prima che siano trascorsi almeno trenta giorni dal completamento delle operazioni di pulizia e disinfezione.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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