L’influenza aviaria minaccia la salute dei nostri amici a quattro zampe: ecco in che modo e cosa rischiano
Allarme per alcuni nostri amici a quattro zampe: si tratta dei gatti, presenti in quasi tutte le case degli italiani (e non solo), i quali sarebbero minacciati da una patologia temuta anche dagli esseri umani. É l’influenza aviaria, il virus H5N1 potenzialmente letale per i piccoli felini. Uno studio scientifico riportato da tg24.sky.it fa luce sulla questione e spiega perché i gatti sono a serio rischio se a contatto con l’aviaria. Ecco cos’è stato evinto.
Lo studio sull’influenza aviaria
Lo studio condotto da Kristen K. Coleman e Ian G. Bemis, ricercatori presso la Scuola di Salute Pubblica e il Dipartimento di Medicina dell’Università del Maryland (Stati Uniti) ha analizzato la diffusione delle infezioni di influenza aviaria nei gatti nel periodo che va dal 2004 al 2024, notando un drastico aumento delle segnalazioni a partire dal 2023 in quelli domestici. Un’impennata di casi che non è stata osservata, invece, nei felini presenti negli zoo e in quelli selvatici. Secondo i due studiosi sarebbe l’attività predatoria dei gatti a esporli alla malattia e nel 67% dei casi il felino contagiato dal virus perde la vita. A entrare in contatto con i gatti sono i topi e gli uccelli da loro cacciati (e portatori del virus).
I sintomi e cosa fare
I sintomi da contagio da influenza aviaria sono solitamente di tipo respiratorio e neurologico ma anche secrezione di liquido da occhi e naso, comportamento apatico, perdita di coordinazione e cecità. Al momento, in ogni caso, un gatto affetto da influenza aviaria non è in grado di trasmettere il virus all’uomo. Nel caso in cui il proprio gatto presenti all’improvviso almeno uno dei sintomi presentati bisogna recarsi presso un veterinario.
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.