Influenza aviaria, registrati i primi casi in Russia di AH5N8: viene trasmesso dagli uccelli all'uomo
Sono stati scoperti nuovi ceppi di influenza aviaria in Russia: l'Istituto Superiore di Sanità mantiene alta l'attenzione
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Scoperto nuovo ceppo di influenza aviaria in Russia: ecco i dettagli
Sette individui sono risultati contagiati in Russia dal nuovo ceppo dell’influenza aviaria H5N8. Le autorità del Paese hanno allertato l’Oms secondo quanto stabilito dal protocollo internazionale per la tutela della salute pubblica. La dottoressa Anna Popova, direttrice dell’agenzia federale russa per i controlli sanitari, Rospotrebnadzor, ha annunciato che i laboratori di analisi hanno confermato la presenza dell’influenza aviaria H5N8 in sette individui. La Popova assicura che i pazienti, tutti dipendenti di un’azienda di pollame, sono in buone condizioni di salute e manifestano sintomi molto lievi. Da leggere anche Coronavirus Toscana, l'ottimismo del governatore Giani: “Il caldo spazzerà il virus".
Non è certo che possa contagiare da uomo a uomo
Il virus secondo gli scienziati, viene trasmesso dagli uccelli all’uomo, ma non c’è possibilità che ci sia contagio tra uomo e uomo. I rischi per la salute pubblica perciò sono ridotti al minimo e la situazione non presenta analogie con il ceppo dell’influenza aviaria già conosciuto, il H5N1 che al contrario può contagiare l’uomo. Nel 2013 in Italia si sono registrati due casi di influenza aviaria riconducibile ad un altro ceppo, il virus H7N7. Entrambi gli individui infetti lavoravano in Emilia Romagna in un allevamento di volativi e presentavano solo una forte congiuntivite ad entrambi gli occhi. L’Istituto Superiore di Sanità mantiene tuttora alta l’attenzione, ma va rilevato che il virus H7N7 si trasmette facilmente dagli uccelli all’uomo, ma il contagio tra gli uomini è considerato raro.
I nuovi casi di aviaria: non c’è alcun rischio per i prodotti italiani
La notizia del nuovo ceppo di influenza aviaria ha fatto rapidamente il giro del mondo. Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano afferma che è importante allertare l’Oms quando in un Paese emergono malattie infettive di diversa natura. La comunità scientifica internazionale infatti viene informata tempestivamente sui problemi relativi alla salute pubblica e si possono effettuare nuovi controlli e ricerche. Secondo le informazioni diramate dalla Popova i soggetti infetti sono stati isolati e non c’è alcuna manifestazione preoccupante della sintomatologia.
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L'allarme lanciato dalla Coldiretti
La Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) ha chiesto l’intensificazione di tutte le attività di controllo nel settore per evitare allarmismi che potrebbero creare gravi danni alle imprese, già provate da un anno di profonda crisi economica e sociale. A maggior tutela dei consumatori va segnalato che nel nostro Paese la legislazione sui prodotti alimentari impone di segnare la provenienza del prodotto sull’etichetta. Gli allevamenti nazionali inoltre, sono sottoposti a diversi controlli sanitari e sono in grado di soddisfare le richieste del mercato italiano.
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