Influenza aviaria, scoperto caso in Toscana e attivate tutte le misure di emergenza
Gli allevatori dovranno monitorare con attenzione il comportamento degli animali, verificando che non si manifestino sintomi assimiliabili all'influenza aviaria
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Le autorità sanitarie locali hanno attivato le misure di protocollo per arginare la diffusione del contagio
Dopo il caso di aviaria che è stato scoperto in Toscana, si è subito attivato il Dipartimento di Prevenzione-Area omogenea di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria dell’Asl per applicare i protocolli di rito per impedire che il virus possa diffondersi e contagiare altri soggetti. Il caso era stato rilevato dalla Asl Toscana Nord Ovest in un allevamento rurale del comune di Pietrasanta in provincia di Lucca.
Attivata la zona rossa nel raggio di 3 km
Secondo gli esperti, sarebbero stati alcuni uccelli migratori a portare il virus all'interno dell'allevamento. Immediatamente è stata istituita la cosiddetta “zona rossa” nell’area intorno all’allevamento che sarà estesa nel raggio di tre chilometri. Nei comuni coinvolti nella zona rossa anche i comuni limitrofi di Viareggio, Massarosa, Camaiore, Seravezza, Stazzema e Forte dei Marmi. L'Asl ha anche impartito alcune disposizioni specifiche agli allevatori commerciali della zona per impedire la circolazione del virus tra gli animali.
Le raccomandazioni per gli agricoltori
Agli agricoltori è stato richesto di tenere gli animali al chiuso al fine di non entrare in contatto con uccelli migratori, e di evitare l'esposizione all'esterno di mangime o acqua per abbeverare il bestiame. Va impedito anche l'accesso all'interno dell'allevamento di animali selvatici, cani e gatti e di non portare al di fuori della zona dell'allevamento oggetti che sono entrati a contatto con animali. Gli allevatori dovranno anche impiegare indumenti e calzature che devono essere esclusivamente riservati all’accudimento del pollame allevato. CONTINUA A LEGGERE….
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I sintomi da monitorare
Gli allevatori dovranno anche monitorare con attenzione il comportamento degli animali, verificando che non si manifestino sintomi che possono essere assimiliabili all'influenza aviaria come diarrea, inappetenza o morte improvvisa. Nel caso di eventuali casi sospetti, gli allevatori dovranno contattare con urgenza il Servizio Veterinaio competente. Nelle aree sottoposte a sorveglianza saranno vietate fiere, esposizioni, mercati, mostre e vendita ambulante di pollame.
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