Influenza, boom di bronchioliti nei bambini, Le Foche: «Questi virus possono causare problemi seri»

La situazione potrebbe peggiorare nei prossimi giorni, quando si raggiungerà il picco dei contagi

Continua ad aumentare l'afflusso di pazienti nei Pronto Soccorso italiani, anche a causa della sovrapposizione tra Covid e Influenza. La circolazione di varianti e sottovarianti dell'Omicron, secondo l'immunologo Le Foche, insieme al raggiungimento del picco dell'influenza, ha complicato la situazione, causando l'aumento dei ricoveri. Il noto immunologo, in una intervista rilasciata al programma “I Lunatici” in onda su Radio2, ha fatto il punto della situazione, disegnando un quadro piuttosto preoccupante della situazione.

Quando avverrà il picco dei contagi?

Secondo Le Foche, le due sindromi (Covid e Influenza), si sono sovrapposte, causando l'intasamento dei pronto soccorso “anche perché ci sono state delle importanti riduzioni nelle vaccinazioni. Il massimo dei contagi per l'influenza ci sarà tra una quindicina di giorni, dopo che adesso c'è stata la riapertura delle scuole”. La sindrome influenzale stagionale si è rivelata piuttosto violenta causando l'aumento dei ricoveri.

Le raccomandazioni dell'esperto

«Serve attenzione e responsabilità nei confronti delle persone fragili e degli anziani – ha spiegato Le Foche – Questa è una sindrome che ha portato una quantità di persone che hanno avuto problematiche anche importanti». Non è un caso che negli ultimi giorni si sia verificato un aumento di ricoveri, anche in terapia intensiva. La soluzione, secondo l'immunologo, è quella di vaccinarsi per evitare di sviluppare dei sintomi che potrebbero costringere le persone contagiate a ricorrere alle cure dei Pronto Soccorso.

Le bronchioliti

Sull'epidemia di bronchioliti nei bambini, Le Foche ha spiegato che sono causate da un “virus respiratorio” che colpisce soprattutto quando le temperature si abbassano, interessando soprattutto i bambini con meno di due anni. Solo nei casi più gravi in cui il bambino ha difficoltà respiratorie, occorrerà ricorrere al ricovero in ospedale. I casi da non sottovalutare si manifestano quando il bambino “non mangia” e lamenta “problematiche respiratorie”.
.