Influenza e boom di casi con il freddo, Massimo Andreoni: "Resta valido il consiglio delle nonne di..."

Lo scienziato Massimo Andreoni spiega cosa fare per proteggersi dall'influenza e "si schiera" dalla parte di un classico "rimedio della nonna"...

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Influenza 2025, ecco come il freddo sta influenzando la situazione in Italia: lo scenario e i consigli del Professor Massimo Andreoni

L’Italia sta affrontando un significativo aumento dei casi di influenza a causa dell'ondata di freddo che ha investito il Paese. la riduzione della temperatura corporea delle mucose, che passano da 37°C a circa 35-36°C, facilita la replicazione di virus respiratori e rende il freddo un alleato della diffusione di queste infezioni. La circolazione virale è alimentata anche dalla riapertura delle scuole e dalla permanenza in ambienti chiusi, come spiega il Professor Massimo Andreoni, Direttore Scientifico della Società italiana di Malattie infettive e Tropicali (Simit). Lo scienziato, intervistato da Adnkronos Salute, ha spiegato precisamente come affrontare questa nuova stagione influenzale.

L'importanza della protezione dal freddo

Secondo Andreoni il freddo non solo favorisce la diffusione dei virus, ma ne facilita anche la replicazione nelle mucose raffreddate. In questo contesto “il tradizionale consiglio delle nonne di coprirsi con una sciarpa il naso e la bocca torna di grande attualità“. Mantenere una temperatura più alta delle mucose, infatti, può limitare la capacità dei virus di moltiplicarsi e offre una protezione aggiuntiva. Tra i virus più diffusi in questo periodo figurano l'H1N1, l'H3N2 e l’influenza di tipo B, ma anche il virus sinciziale e i rinovirus, che stanno contribuendo al carico delle infezioni respiratorie.

Vaccinazioni e virus in circolazione

Un ulteriore fattore che aggrava la situazione è la scarsa adesione alle campagne vaccinali. Secondo Andreoni e Matteo Bassetti, Direttore di Malattie infettive del Policlinico “San Martino di Genova" “meno di un italiano su cinque si è vaccinato contro l’influenza, nonostante i 15 milioni di contagi dello scorso anno. Questa bassa copertura non solo aumenta i rischi legati all'influenza, ma preoccupa anche per altre malattie infettive come il morbillo, la pertosse e il tetano". Anche la permanenza forzata in ambienti chiusi a causa del freddo facilita la trasmissione non solo dell'anfluenza A e B ma anche di altri virus, come lo pneumococco e il metapneumovirus.


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.