Influenza, ecco quando arriva il picco: sintomi e come guarire | Oltre un milione e mezzo di italiani al letto
di Marco Reda
Il picco di influenza sta per arrivare, mancano pochi giorni: tutti i dettagli sul virus, i sintomi, come curarlo e prevenirlo
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Influenza, ecco quando arriva il picco | Oltre un milione e mezzo di italiani al letto
L'influenza continua a costringere al letto gli italiani: tra lo scorso novembre e i primi giorni di gennaio, come riporta Influnet, circa un milione e mezzo di persone sono state colpite da un virus influenzale che in questa stagione è particolarmente forte e non facilmente debellabile. E il picco è ormai dietro l'angolo.
Quando arriva il picco dell'influenza e i sintomi
Lo stesso Influnet avvisa che il picco dell'influenza si verificherà tra fine gennaio e inizio febbraio, periodo in cui il numero di influenzati dovrebbe raggiungere i 2 milioni. Attenzione in particolare ad anziani e bambini (se non vaccinati), i più sensibili al virus e che corrono rischi maggiori rispetto a tutti gli altri. Ma come si manifesta l'influenza? I sintomi classici sono i soliti: febbre da 38°C in su, tosse, raffreddore, mal di gola, mal di testa, dolori articolari, spossatezza, congiuntivite, mancanza di appetito e, in caso di influenza intestinale, il “trio" nausea-vomito-diarrea.
Influenza, consigli e rimedi
Le raccomandazioni per evitare l’influenza, riportate sul sito Salute.Gov.it, sono le seguenti: evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa, lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone, evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce, aerare regolarmente le stanze dove si soggiorna. Tra i rimedi per prevenire l’influenza, quello più efficace, c’è il vaccino, gratis per alcuni soggetti maggiormente a rischio. Per combattere il virus, in generale, occorre stare in casa e al caldo per 3-4 giorni, o fino alla sparizione totale della febbre, e assumere antipiretici ogni 6-8 ore. Inoltre, non bisogna prendere antibiotici senza la prescrizione del medico.
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Chi prende l'influenza ha meno probabilità di prendere anche il raffreddore
Sei tra i 250mila italiani che hanno preso l'influenza tra novembre e dicembre? Non disperare. Mentre sei al letto alle prese con antibiotici, spremute d'arancia e rimedi della nonna pensa che c'è una buona notizia. E non è solo il fatto che puoi staccare da scuola o dal lavoro “rilassandoti" davanti alla tua serie tv preferita (anche se a Capodanno non è proprio il massimo…): una ricerca scozzese, pubblicata sulla rivista scientifica Pnas, ha svelato che chi prende la febbre ha meno probabilità (una volta smaltito il virus) di prendere di lì a poco anche il raffreddore.
Perché chi prende l'influenza non prende il raffreddore
I ricercatori dell'Università di Glasgow, riporta Pnas, hanno studiato circa 36mila persone testate per 11 virus respiratori diversi nell’arco di nove anni. Chi ha contratto il virus di tipo A, appunto l'influenza, ha evidenziato il 70% di probabilità in meno di essere colpito successivamente dal raffreddore. Dunque non abbiate paura, se state lottando, o avete già sconfitto l'influenza, i vostri anticorpi saranno più resistenti al raffreddore.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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