L’influenza ha già mietuto molti contagi in Veneto dopo le aule delle scuole si sono svuotate
Anche se l’anomalo caldo autunnale ha frenato la diffusione dell’influenza nel mese di ottobre e nella prima parte di novembre, le prime gelate non hanno fatto altro che far crescere i contagi. Già alla fine di agosto, in diverse parti d’Italia, il virus è iniziato a circolare ed è stato isolato. Anche se, secondo gli esperti, il picco di diffusione si raggiungerà fra gennaio febbraio, si registrano già tantissimi casi in Veneto dove le aule delle classi sono semivuote a causa dei tanti contagi.
Quattro ceppi circoleranno durante l’inverno
Gli esperti si sono detti molto preoccupati perchè dopo due anni di distanziamento e di misure di contenimento, abbiamo abbassato l’attenzione sull’igiene e quindi adesso rischiamo di essere maggiormente esposti al contagio . Secondo l’Oms saranno 4 i ceppi che circoleranno nel corso dell’inverno. Si tratta di un patogene che muta continuamente ogni anno, ma di poco, e quindi l’esposizione dell’anno precedente funge da protezione.
I consigli degli esperti
Secondo gli esperti bisognerà sempre tenere la mascherina nei luoghi affollati continuando utilizzare tutte le precauzioni previste durante l’epidemia di Covid, e cioè lavarsi le mani spesso ed evitare contatti nel caso in cui ci fossero dei sintomi. Come sempre particolarmente esposti al virus saranno gli anziani, il cui sistema immunitario invecchia col tempo e diventa sempre meno protettivo. Sono le persone più anziane quelle che rischiano maggiormente come dimostrano anche le statistiche. Infatti il 65% delle ospedalizzazioni e l’85% dei dicessi per influenza riguardano soprattutto persone dall’età superiore 65 anni. CONTINUA A LEGGERE
Cala il trend delle vaccinazioni
Quest’anno non dovremo fare solo i conti con il virus influenzale ma anche con le varianti di Sars-Cov 2 e il virus sinciziale. Nonostante l’allarme degli esperti, il trend vaccinale è fortemente in calo. Infatti nel 2021 e nel 2022 l’adesione alla campagna vaccinale è scesa di 7 punti percentuali passando dal 65,3% al 58,1% mente l’obiettivo del Ministero della Salute è del 75% .
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