E’ esplosa la quantità di contagi negli ultimi giorni anche a causa delle festività natalizie: gli ospedali rischiano il collasso
Con le festività natalizie sta arrivando anche il picco dei contagi dell’influenza australiana che sta complicando la vita anche nei reparti ospedalieri sempre più affollati di persone in cerca di cure. A fotografare l’attuale situazione ci ha pensato il noto virologo dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, che ha fatto il punto della situazione sia per quanto concerne il presente che l’immediato futuro, in una intervista concessa all’AdnKronos.
Il motivo del boom di contagi
Secondo il noto virologo, i giorni di festa sono proprio quelli in cui ci incontra di più e ci si scambiano gli auguri. Per questa ragione i casi di influenza tendono a moltiplicarsi in modo esponenziale, anche se non si è raggiunto il picco. “Nell’ultima settimana la gente è stata in casa a preparare il cenone” ha spiegato Bassetti, mentre i ragazzi “hanno smesso di andare a scuola e hanno portato i virus in casa con i nonni, gli zii, i genitori, e i parenti vari”. Ecco perchè abbiamo registrato un boom di casi.
Il caos negli ospedali
E’ molto probabile che la situazione possa peggiorare negli ospedali nei prossimi giorni anche perchè la popolazione italiana è molto anziana come età media ma anche perchè, con le ferie, ci sono meno medici e meno infermieri a disposizione. Questa continua pressione sulle strutture sanitarie rischia di mandare in tilt il sistema sanitario italiano.
Cosa fare se la febbre non scende
Secondo Bassetti il picco si dovrebbe raggiungere nella “prima settimana dell’anno. Trattandosi di una forma influenzale lunga che porta ad avere la febbre per 3-4 o anche 5 giorni e con temperatura a 39-40 – ha spiegato Bassetti – non bisogna allarmarsi se l’influenza non scende”. Il consiglio è quello di assumere antipiretici e di evitare gli antibiotici, evitando inoltre di intasare inutilmente i Pronto Soccorso italiani, già ampiamente congestionati in questi giorni.
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