Con il freddo torna anche l’influenza
Coronavirus ma non solo. L’arrivo dei mesi freddi, infatti, porta con se anche l’influenza stagionale. Quasi inesistenze lo scorso anno, anche grazie all’utilizzo delle mascherine e ai minori spostamenti e quindi più basse possibilità di contagio, quest’anno potrebbe tornare a colpire milioni di italiani. Farsi trovare preparati è quindi fondamentale: il Ministero della Salute ha pubblicato delle FAQ in merito.
I sintomi dell’influenza
L’influenza è una malattia respiratoria provocata da virus che infettano le vie aeree: spesso si confonde l’influenza con altre patologie, dato che i sintomi possono essere simili. I sintomi dell’influenza, infatti, includono tipicamente febbre alta, tosse e dolori muscolari. Esistono altri segnali comuni come mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Più rari nausea, vomito e diarrea, soprattutto nei bambini.
Come prevenire l’influenza
L’influenza solitamente va via in 5-10 giorni, ma alcuni soggetti sono a maggior rischio complicazioni di altri (over 65, bambini piccoli, adulti e bambini con patologie croniche). Per diminuire il rischio di influenza bisogna evitare luoghi affollati, lavare regolarmente e frequentemente le mani, evitare il contatto tra mani e occhi, naso e bocca, coprire la bocca e l naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce e gettarlo nella spazzatura, aerare regolarmente le stanze in cui si soggiorna.
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Influenza, quando bisogna vaccinarsi
A causa dell’emergenza Coronavirus la campagna vaccinale contro l’influenza è partita anche quest’anno in anticipo, nel mese di ottobre: ci sono determinate categorie di persone per cui il vaccino antinfluenzale è consigliato e gratuito. Il medico di base può fornire maggiori informazioni in merito. La vaccinazione contro l’influenza è raccomandata per donne in gravidanza e nel postpartum, soggetti dai 6 mesi a 65 anni di età affetti da determinate patologie, soggetti di età pari o superiore a 65 anni, soggetti ricoverati presso strutture per lungodegenti, familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanza, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e determinate categorie di lavoratori, personale che è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali per motivi di lavoro e non solo.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.