
Influenza, tante persone costrette a letto
In questi giorni l’influenza sta vivendo il suo picco e moltissime persone sono costrette a stare a letto. Secondo quanto riportato in un articolo a cura del Prof. Giovanni Puglisi, Primario Emerito dell’Azienda Ospedaliera S. Camillo-Forlaini di Roma, pubblicato dall’Huffingtopost.it, i sintomi dell’influenza possono non manifestarsi in modo “clamoroso” e, dunque, è importante che non vengano sottovalutati da parte del medico.
Influenza, 570 mila casi nell’ultima settimana
Secondo il bollettino settimanale InfluNet, dell’Istituto Superiore di Sanità, si sta avvicinando il picco epidemico. Nell’ultima settimana si sono registrati 571.000 nuovi casi. In totale sono quindi 2.837.000 i casi dall’inizio della sorveglianza. I più colpiti sono i bambini di età inferiore ai cinque anni. Le regioni più colpite sono Piemonte, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania e Sicilia. (Fonte (SKYTG24)
Influenza, ecco i sintomi
Per quanto concerne i sintomi che accompagnano lo stato influenzale, secondo quanto riportato dall’Huffingtonpost, nei casi nei quali non si presenta alcuna complicazione particolare, la durata degli stessi è di circa 7 giorni o poco più. I sintomi nello specifico sono i seguenti: febbre che si presenta improvvisamente e che può arrivare anche a picchi di 39-40 gradi. Alla febbre, poi, si accompagnano anche i classici dolori a ossa e muscoli. Inoltre, tra i sintomi ci sono anche mal di gola, tosse e secrezione nasale. In altri casi può insorgere il dolore dietro agli occhi o il fastidio all’esposizione alla luce. Infine, altri sintomi sono l’inappetenza e l’intenso senso di malessere generale.
Influenza, in alcuni casi possono verificarsi delle complicazioni
In alcuni casi, secondo quanto scrive il Prof. Puglisi sull’Huffingtonpost.it, l’influenza può generare anche delle complicazioni respiratorie piuttosto gravi. In tal senso, i soggetti a rischio sono le donne che stanno affrontando una gravidanza, i bambini che hanno un’età compresa tra i 6 mesi ed i 5 anni, le persone anziane, i pazienti che presentano delle malattie croniche e gli immunodepressi.
Tra le complicazioni c’è la polmonite
Dunque, abbiamo fatto riferimento a delle complicazioni di natura respiratoria. In tal senso, secondo quanto si legge sull’Huffingtonpost.it, quando si parla di complicazioni respiratorie ci si riferisce alla polmonite. Quest’ultima può essere nei casi meno gravi “polmonite virale primaria”, mentre nei casi più gravi, si parla di “polmonite secondaria”. In quest’ultimo caso, l’infezione che deriva dal virus influenzale è complicata dall’insorgere di polmoniti batteriche secondarie.
I rimedi all’influenza
Il miglior rimedio all’influenza, secondo quanto sostenuto dal Prof. Puglisi sull’Huffingtonpost.it, è quello di stare a riposo a casa, stare al caldo e bere una grande quantità di acqua per evitare la disidratazione. Si consiglia, inoltre, di non andare al lavoro o a scuola fino a quando non si sarà completamente guariti. In alcuni casi per la guarigione assoluta può volerci circa una settimana. Il paziente, inoltre, sarà tenuto a non consumare alcolici e a non fumare.
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.