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Insonnia, tutti i falsi miti che sono stati sfatati dagli esperti

Gli esperti hanno smascherato alcune delle false convinzioni che circondano il sonno e la sua buona qualità: ecco quali sono

Insonnia, tutti i falsi miti che sono stati sfatati dagli esperti
Insonnua - Foto Pixabay

Nel giorno della giornata mondiale del Sonno sono stati sfatati alcuni miti sull’insonnia e sulle cause

Il 15 marzo si è festeggiata la Giornata Mondiale del Sonno per attirare l’attenzione e sensibilizzare le persone sull’importanza del sonno per la salute e il benessere. Ormai è assodato che un buon sonno può aiutarci a migliorare la qualità della vita ma anche a vivere in salute allontanando il rischio di sviluppare gravi patologie. Nelle varie latitudini del mondo esistono diversi modi e tempi per dormire, tanto che si parla di vere e proprie disuguaglianze nella salute. Le cause di tali differenze sono da rintracciare nelle condizioni ambientali, nelle strutture e nellestorie sociali, ma anche semplicemente nei comportamenti individuali.

L’importanza dell’architettura del sonno

Come ha avuto modo di spiegare Roberta Lanzia, una dottoressa che svolge il ruolo di Scientific Advisor, Schwabe Pharma Italia, per problemi di insonnia non bisogna solo limitare il tutto al concetto di «difficoltà di addormentamento» ma anche una vera e propria alterazione della qualità del sonno. La velocità di addormentamento è un aspetto fondamentale, ma non è l’unico che conta. Anche l’architettura del sonno, scarsamente profondo, può condizionare la qualità stessa del sonno.

I falsi miti da sfatare

Gli esperti hanno smascherato alcune delle false convinzioni che circondano il sonno e la sua buona qualità. La prima regola è che la tv non concilia il sonno, anzi, le luci blu della tv e del telefono incidono negativamente sulla percezione sonno-veglia. Un pisolino al pomeriggio non è affatto riposante e non può sostituire affatto il sonno perso la notte. Anzi, se si dorme troppo di pomeriggio questo può rappresentare un ostacolo all’addormentamento serale. Riscaldare troppo la stanza dove si dorme non è una buona abitudine. La temperatura ideale si aggira attorno ai 18 gradi.

Meglio optare per i rimedi naturali

Molte persone ricorrono all’uso di farmaci per poter domire un sonno profondo. In realtà i farmaci servono solo a dormire ma non garantiscono un sonno ristoratore. Meglio optare per un preparato botanico con estratti valeriana officinali e Melissa officinalis che hanno già dato prova di sicurezza ed efficacia nel curare proprio i »cattivi dormitori». Il vantaggio dei rimedi naturali rispetto alle terapie tradizionali è quello di non generare dipendenza o rebound.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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