Tutto ciò che c’è da sapere sull’intestino infiammato: perché accade e cosa evitare di mangiare per guarire
L’intestino è uno degli organi più importanti per l’essere umano e, purtroppo, anche tra i più soggetti a patologie e infezioni: esistono infatti tanti virus o agenti patogeni in grado di mettere in crisi questa parte del corpo, o almeno creare disturbi al diretto interessato che si manifestano poi sotto forma di sintomi. Ci sono poi condizioni meno gravi, ma pur sempre da non sottovalutare, che riguardano l’intestino come ad esempio la sua infiammazione. Cosa significa quando l’intestino è irritato? E quali sono gli alimenti da evitare per guarire prima? A spiegarlo, nella sua consueta rubrica su Corriere.it, è stato il Dottor Franco Berrino.
Le cause dell’intestino infiammato
Le malattie infiammatorie (anche croniche) dell’intestino sono provocate dalla disbiosi, ovvero la scarsa varietà di microbi che popolano l’area in cui si trova quest’organo e soprattutto dalla mancanza di micro organismi capaci di digerire le fibre vegetali per produrre acido butirrico. La disbiosi può dipendere dall’abuso di antibiotici nei primi anni di vita, un’igiene eccessiva, il parto cesareo, l’allattamento al seno prolungato, la vita troppo sedentaria che ostacola il buon funzionamento dell’intestino e anche l’eccesso di cibi grassi e saturi. In questi casi, per aiutare l’intestino a recuperare dall’infiammazione, si devono prediligere alimenti come cereali integrali molto cotti (riso e orzo), verdure passate al setaccio, miso, amasake e kefir.
Cosa non mangiare
Assolutamente da bandire, invece, la carne almeno per un paio di settimane: così facendo sintomi come diarrea, perdita di sangue e dolori intestinali passeranno piano piano, il tutto unito all’adozione di una dieta mediterranea ricca di fibre. Alla lista si aggiungono poi legumi, latte e derivati, funghi, dolcificanti e bevande gassate o alcoliche. Da non mangiare, infine, alcuni frutti come pesche, ciliegie, cocomero, fichi, cachi, albicocche, mele, pere, anacardi e pistacchi e il gruppo di verdure composto da carciofi, asparagi, cavoli, finocchi, peperoni e broccoli.
I consigli per rimettere in sesto l’intestino
Uno dei comportamenti virtuosi che può aiutare l’intestino a recuperare la propria funzionalità è quello di bere molto (almeno due litri di acqua al giorno) e fare tanto movimento per stimolare la peristalsi. L’OMS raccomanda a tutti di praticare almeno 300 minuti di sport a settimana per potersi mantenere in forma.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.