
Intolleranza al lattosio
Siamo nell’era dell’intolleranza agli alimenti, tra di loro una delle più diffuse in Italia è quella al lattosio, di cui ne soffre circa metà della popolazione italiana (dati EFSA 2010). L’intolleranza al lattosio è in genere ereditaria e le persone che ne sono affette non riescono a digerire questo zucchero in quanto è assente la produzione dell’enzima lattasi. E’ qualcosa che colpisce l’uomo in età adulta, i neonati invece, hanno di solito un’alta produzione di lattasi che rende digeribile anche un’alta e frequente assunzione di latte.
I sintomi
L’intolleranza al lattosio si manifesta attraverso sintomi tangibili nel momento in cui si ingeriscono alimenti ricchi di lattosio. Essi consistono in astenia,ovvero uno stato di esaurimento fisico come se si fosse reduci da una grande fatica, coliche, crampi, dolori e gonfiore addominale, diarrea, flatulenza e nausea. Quello che può fare il soggetto per una prima diagnosi, è controllare se i sintomi arrivano dopo il consumo di cibi contenenti lattosio. Il miglior metodo è astenersi da prodotti caseari per 3-4 settimane, se i sintomi spariscono, si prova a reintrodurli nel proprio regime alimentare. Nel caso in cui i sintomi tornassero, molto probabilmente si tratta di intolleranza al lattosio. a questo punto è indicato effettuare un test medico, scopriamo quale.
Il Breath test
Dopo un’auto diagnosi come quella descritta in precedenza, si consiglia di passare al Breath test per averne la conferma. Si tratta di un test medico non invasivo e conosciuto anche come test del respiro. Consiste nel soffiare in un tubicino per valutare l’intolleranza al lattosio, dopo il transito del tratto intestinale si determinano le alterazioni del sistema gastroenterico.
Le terapie appropriate per contrastare l’intolleranza al lattosio
Innanzittuto, si eliminano dal proprio regime alimentare tutti gli alimenti che contengono lattosio, tra i principali ci sono il latte di vaccino e di capra, i latticini freschi, gelati, panna, dolci e biscotti tra i cui ingredienti c’è il latte. Anche prosciutti cotti o insaccati possono contenere lattosio, così come altri cibi e addirittura farmaci, quindi occhio agli ingredienti. Va bene assumere yogurt, in quanto è ben tollerato grazie alla presentza di lattasi. Per compensare la mancata assunzione di prodotti caseari è bene assumere integratori di calcio.
E’ anche possibile talvolta, assumere cibi contenenti lattosio, ma in questo caso vanno assunti degli integratori di lattasi che non prevedono alcuna prescrizione medica, quando si mangia o si bevono alimenti contenenti lattosio, al fine di favorirne la loro digestione.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.