Ipertensione arteriosa, potrebbe influire sul declino cognitivo se compare in giovane età: il risultato di una ricerca israeliana
L’ipertensione arteriosa influisce su tutto, dalle arterie ai reni, dalla vista alla funzione sessuale. Tra gli adulti più anziani, anche l’ipertensione è associata al declino cognitivo a causa dell’interruzione del flusso sanguigno al cervello, nonché di ictus, attacchi di cuore e mobilità ridotta. Una ricerca effettuata dalla Northwestern University-Tel Aviv University ha svelato che i soggetti che hanno accusato una pressione del sangue elevata durante la giovane età adulta hanno anche subito un calo significativo della funzione cognitiva.
Come è stata condotta la ricerca
La ricerca è stata condotta su circa 200 giovani adulti con un’età media di 24 anni all’inizio dello studio ed è stata guidata dal Prof. Farzaneh A. Sorond e dal Dr. Simin Mahinrad del Dipartimento di Neurologia della Northwestern University e dal Prof. Jeffrey Hausdorff della Facoltà di Medicina Sackler della TAU, la Scuola di Neuroscienze della TAU e il Centro per lo studio del movimento del Tel Aviv Medical Center.
Le parole degli esperti
Sulla rivista “Circulation” è stata pubblicata una intervista al professor Hausdorff, uno degli autori della ricerca, che ha chiarito come “gli effetti deleteri della pressione sanguigna elevata sulla struttura e sulla funzione del cervello iniziano nella prima età adulta”. Dallo studio è emerso come sia profondamente necessario adottare delle misure idonee per prevenire l’alta pressione sanguigna anche in giovane età. “Sappiamo – ha proseguito il dottor Hausdorff – che la scarsa andatura e la funzione cognitiva tra gli adulti più anziani sono associate e prevedono molteplici esiti negativi sulla salute come declino cognitivo, demenza, cadute e morte. Il nostro studio ha evidenziato come curare l’ipertensione anche in giovane età è più importante di quanto si pensasse “.
Anche la cattiva deambulazione potrebbe preludere alla presenza di lesioni cerebrali
Lo studio ha anche evidenziato che la cattiva deambulazione può essere una caratteristica che precede la lesione cerebrale ipertensiva rispetto ai deficit cognitivi. Lo studio in questione ha monitorato per oltre 30 anni la pressione sanguigna, l’andatura e la cognizione di 191 partecipanti dello studio sullo sviluppo del rischio di arteria coronarica in giovani adulti. Nell’ultimo anno di follow-up, l’andatura è stata valutata utilizzando un tappetino per andatura strumentato; la funzione cognitiva è stata valutata usando test neuropsicologici; mentre il livello della sostanza bianca nel cervello, un sintomo di malattia cardiovascolare, è stato monitorato mediante risonanza magnetica.
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