Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Mercoledì 13 Novembre
Scarica la nostra app
Segnala

Ipertensione, scopri quando la pressione è alta e quali sono le possibili cause

Quando la pressione risulta essere alta e quali sono le possibili cause? La spiegazione arriva dal professor Fabio Magrini, direttore del reparto di medicina cardiovascolare all'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Ipertensione, scopri quando la pressione è alta e quali sono le possibili cause
Ipertensione, una classe di farmaci potrebbe avere effetti collaterali gravi foto: ilgiornaledelcibo.it

Pressione, distinzione tra massima e minima

Quando si parla di pressione generalmente si fa riferimento a quella arteriosa. Si tratta, dunque, della forza che si produce nel momento in cui il cuore pompa il sangue agli organi attraverso le arterie. Come spiegato a “Fondazioneveronesi.it” dal professor Fabio Magrini, direttore del reparto di medicina cardiovascolare all’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, il cuore genera due tipi di pressione, quella massima e quella minima. La massima – definita anche sistolica – è quella che si genera nel momento in cui il cuore pompa sangue nelle arterie. La pressione minima – definita anche diastolica – è quella che si genera nelle arterie nel momento in cui il cuore si rilassa.

I valori della pressione: è più importante quello della massima o della minima?

Il Dottor Magrini – come si legge su “Fondazioneveronesi.it” – spiega quando i valori della pressione non devono assolutamente generare alcun tipo di preoccupazione: “Valori compresi tra 110 e 140 di massima e 70 e 90 di minima sono da considerarsi del tutto normali”. Dunque, si parla di ipertensione nel momento in cui uno di questi valori risulta essere superiore. In tal senso, se da un lato il valore della minima rappresenta un dato per “gli addetti ai lavori”, quello che va costantemente monitorato è il valore della massima. A tal proposito, tenere sotto controllo la pressione rappresenta un passaggio fondamentale sul piano della prevenzione. Nel momento in cui riusciamo ad accorgerci subito dell’innalzamento del valore della pressione possiamo intervenire prontamente, evitando di provocare danni al nostro sistema cardiovascolare.

Gli italiani faticano a capire quanto possa essere dannosa la pressione alta

Secondo quanto si legge su “Fondazioneveronesi.it”, i dati forniti dalla Doxa Pharma ci indicano che gli italiani continuano a sottovalutare il fenomeno della pressione alta, non rendendosi pienamente conto di quanto possa essere dannoso. In Italia, infatti, solo il 35% delle persone è consapevole del fatto che la pressione alta può incrementare il rischio di incorrere in un infarto, solo il 30% sa che può generare un ictus, e solo l’8% è a conoscenza del fatto che l’ipertensione può andare a provocare problemi di natura cardiovascolare o cardiocircolatori.

Come va misurata la pressione?

Tenere sotto controllo la pressione risulta davvero molto semplice. Secondo quanto riportato da “Fondazioneveronesi.it”, infatti, si tratta di un’operazione che si può tranquillamente svolgere a casa, in piena autonomia. Per farlo basta dotarsi di uno dei numerosi apparecchi che si trovano in commercio. A questo punto, però, viene da porsi una domanda: meglio scegliere il bracciale o il misuratore da polso? La risposta ci arriva dal Dottor Fabio Magrini, direttore del reparto di medicina cardiovascolare all’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, il quale ha sottolineato a “Fondazioneveronesi.it”: “Consiglio di utilizzare i modelli che hanno il bracciale”. Stando a quanto evidenziato da Magrini, infatti, è preferibile che quelli da polso – pur essendo sicuramente affidabili – vengano utilizzati da chi ha una certa esperienza. Inoltre, occorre chiarire come sia raccomandabile misurare 3 volte la pressione, facendo poi la media tra i valori registrati. Va poi prestata attenzione anche al momento della giornata nel quale occorre misurarla: in tal senso, risulta preferibile farlo la sera, in quanto appena svegli i valori potrebbero risultare alterati. Magrini, inoltre, consiglia di misurarla con estrema calma e con la vescica vuota. Per i fumatori, inoltre, si sottolinea la necessità di misurarla lontano dalla sigaretta.

Quali sono le cause del’ipertensione?

Il Dottor Magrini, inoltre – intervistato da “Fondazioneveronesi.it” – ha sottolineato come la cause dell’ipertensione si possano suddividere in due grandi categorie. Nel primo caso, si può riuscire a individuare in maniera chiara l’origine della pressione alta in un organo e, dunque, ci si trova di fronte ad una causa secondaria. Un esempio in tal senso è rappresentato da anomalie dell’apparato endocrino o da malattie renali. Questa prima causa, però, rappresenta solo il 10% di tutti i casi di ipertensione. Il resto, quindi, ha un’origine primaria, vale a dire senza che vi sia una particolare disfunzione di un determinato organo.

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto