Cos’è l’ischemia cerebrale?
L’ischemia cerebrale – secondo quanto riportato da “Pazienti.it” – si verifica nel momento in cui si va a ridurre l’apporto di sangue al cervello con conseguente mancata ossigenazione del tessuto, impossibilità di soddisfare i bisogni metabolici delle cellule, danno e/o morte delle cellule che vanno a comporre il tessuto per via della mancanza di ossigeno e altre molecole che ne garantiscono il corretto funzionamento.
Ischemia cerebrale, esistono alcune differenze
Sulla base della durata dell’interruzione del flusso sanguigno – secondo quanto si legge su “Pazienti.it” – si possono individuare due tipologie diverse di ischemia: quella transitoria, con sintomi che durano alcuni secondi o minuti, ma comunque mai per più di 24 ore e, poi, il cosiddetto ictus ischemico, con sintomi che possono durare anche più di 24 ore. A seconda dell’estensione della zona che è stata colpita da ischemia si distingue la focale da quella globale: la prima va ad interessare un’area limitata del cervello, mentre la seconda va a coinvolgere più aree del cervello stesso.
Distinzione tra ischemia cerebrale acuta e cronica
Inoltre, esiste un’ulteriore distinzione tra ischemia cerebrale acuta e ischemia cerebrale cronica: nel primo caso si indica una condizione che si presenta in modo isolato e all’improvviso, mentre nel secondo caso si fa riferimento ad una condizione in base alla quale nel soggetto si vanno a presentare diversi episodi ischemici.
Ischemia cerebrale, quali sono i principali sintomi?
Secondo quanto riportato da “Pazienti.it”, poco prima dell’ischemia e nel corso dell’episodio ischemico si possono manifestare dei sintomi, la cui intensità varia a seconda della gravità dell’ischemia. Tra questi c’è sicuramente una cefalea improvvisa e intensa, alla quale si possono unire le vertigini, oltre ad alcuni difetti della visione. In alcuni casi, inoltre, si possono presentare anche delle difficoltà nel linguaggio, oltre a delle difficoltà nella coordinazione motoria o emiparesi. Un altro segnale da non sottovalutare, inoltre, è rappresentato da un forte senso di debolezza e, nei casi più gravi si può arrivare a perdere coscienza.
Ischemia cerebrale, cause e fattori di rischio
Quando si parla di ischemia cerebrale, le cause – secondo quanto riportato da “Pazienti.it – vanno ricercate in tutti quei fenomeni che impediscono un adeguato flusso di sangue attraverso i vasi. Tra questi, c’è sicuramente la presenza di trombi o di emboli gassosi o non gassosi. A questi si aggiungono l’aterosclerosi che va a ridurre il lume dei vasi sanguigni, ma anche l’ipotensione che impedisce l’adeguato apporto di sangue. I fattori di rischio principali, invece, risultano essere l’ipertensione, il diabete, ma anche il fumo o l’obesità, senza tralasciare l’uso di alcool o di droghe.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.