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La campagna vaccinale ai minori non decolla: l’allarme lanciato da Cartabellotta

Procede ancora a rilento la campagna vaccinale per i bambini: ecco le considerazioni del presidente di Gimbe

La campagna vaccinale ai minori non decolla: l’allarme lanciato da Cartabellotta
Vaccinazione ai bambini, procede a rilento la campagna vaccinale - Foto Pixabay

Due milioni di non vaccinati tra i bambini, troppo alte le ospedalizzazioni

Sono 2 milioni i non vaccinati nella fascia 5 – 11 anni. La campagna vaccinale per i più piccoli non sta dando i risultati sperati e anche se la quarta ondata registra un calo dei contagi, la pandemia non è finita. Gli scienziati, infatti, non sanno come si comporterà il virus dal prossimo autunno. Ancora troppi non vaccinati tra i bambini secondo la valutazione della presidente della Società italiana di pediatra (Sip), Annamaria Staiano, che spiega che nell’ultima settimana ci sono state 400 ospedalizzazioni nella fascia d’età 5-11 anni.

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Le considerazioni di Cartabellotta

Il virus infatti circola anche tra i più piccoli, meno cauti per natura. I non vaccinati sono i più esposti in questa fase della pandemia, anche se il tasso di mortalità in età pediatrica è quasi nullo. Due milioni di bambini non hanno ancora ricevuto la somministrazione di Comirnaty, il vaccino a mRNA di Pfizer-BioNTech autorizzato anche per la fascia pediatrica. Si somministra in due tempi a distanza di tre settimane, la composizione è identica a quella degli adulti, ma il dosaggio è minore. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, commenta i dati sulla percentuale dei vaccinati e spiega che per quello che riguarda gli adulti, restano 3 milioni e mezzo di cittadini che secondo le statistiche, non sono indecisi, ma convinti nella determinazione di non aderire alla campagna vaccinale.

Pediatri e scuole per convincere le famiglie

Questo zoccolo duro è difficile da scalfire ed inoltre in questa percentuale ci sono anche individui che, per varie ragioni come allergie o un particolare stato fisico, non possono ricevere la somministrazione di alcun siero vaccinale. Il Ministero della Salute ha coinvolto i pediatri per riuscire a convincere i genitori e spingerli a far vaccinare i più piccoli. In molti persiste la paura anche se i medici rassicurano le famiglie e i dati relativi alla sicurezza e all’efficacia della sperimentazione del siero sui bambini sono stati pubblicati su diverse riviste scientifiche come il New England Journal of Medicine.

L’attività vaccinale nelle scuole

Molte scuole inoltre, hanno adibito alcune stanze a hub vaccinali e si procede solo su prenotazione. A iniettare il siero sono sempre i medici dei centri vaccinali che in alcuni giorni e in determinate fasce orarie, lavorano nelle scuole. Questa soluzione si è rivelata più soddisfacente per le famiglie. I bambini non sono intimoriti dall’ambiente e attendono il proprio turno con gli amici, ma è necessario continuare a fare una campagna di informazione corretta per riuscire a superare la resistenza dei genitori. Il presidente Caratabellotta rileva che il SARS-CoV-2 è riuscito sempre a sorprenderci perché è ancora sconosciuto e l’arrivo dell’autunno potrebbe riservare un nuovo aumento della curva dei contagi.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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