
La dieta della longevità
Una dieta con molte proteine può far dimagrire, ma accelera l’invecchiamento e le patologie che sono associate. Troppi zuccheri e carboidrati non vanno bene lo stesso. Il dottor Valter Longo ha illustrato alcuni principi che invece sono utili a contrastare l’attivazione dei geni che sono responsabili dell’invecchiamento. La dieta della longevità è stata ideata da Valter Longo ed è stata illustrata al recente NutriMi dalla dottoressa Romina Inès Cervigni, biologa nutrizionista della Fondazione Valter Longo. Il NutriMi è il forum di Nutrizione Pratica che si è svolto all’inizio di aprile a Milano.
I 5 pilastri della dieta della longevità
I cinque pilastri della dieta della longevità sono i seguenti: 1 ricerca di base; 2 epidemiologia; 3 studi clinici;
4 studio dei centenari e delle popolazioni con record di longevità; 5 studio di modelli a differente grado di complessità che forniscano informazioni sulle funzionalità degli organi.
I principi generali e le regole sulle proteine
Mangiare troppe proteine o troppi zuccheri semplici accelera l’invecchiamento e le patologie ad esso associate, come ad esempio malattie cardiovascolari, neurodegenerative e autoimmunidiabete, obesità, tumori. La proposta di Valter Longo, come riporta il Corriere,è di seguire la Dieta della Longevità quotidianamente, alternandola a cicli di Dieta Mima Digiuno. Si può scegliere una dieta vegana mangiando anche pesce, stando attenti però ad evitare quello con alto contenuto di mercurio. Le proteine da consumare devono essere poche ma comunque sufficienti. Circa 0,7-0,8 grammi per chilo di peso corporeo al giorno . Dopo i 65-70 anni si deve aumentare il consumo in maniera tale da non perdere massa muscolare. Ad esempio un uomo di 70 kg dovrà consumare in un giorno circa 56 g di proteine.
Il ruolo di grassi e zuccheri
I grassi saturi anno ridotti al minimo indispensabile, quelli presenti ad esempio in formaggi grassi, frattaglie, uova, insaccati, carni grasse, insaccati, fritture, burro, strutto, margarine, latte intero, panna. Il consumo di grassi insaturi invece può essere aumentato, come quelli presenti ad esempio in olio extravergine d’oliva, frutta secca, pesce azzurro. Zuccheri semplici da ridurre al minimo, come quelli contenuti ad esempio in zucchero, dolci, bevande e succhi zuccherati.
Il peso
Tenere sotto controllo il peso corporeo e la circonferenza addominale: il girovita abbondante, infatti, può essere associato a una maggiore incidenza di diabete, pressione alta, colesterolo alto ed anche disturbi cardiaci.
Quando si è sovrappeso
Quando si è in sovrappeso, fare due pasti al giorno più uno spuntino, ad esempio colazione e un pasto, più uno spuntino con poche calorie ma nutriente. Ridurre le ore della giornata in cui mangiare, meglio farlo entro un massimo di 12 ore.
Il digiuno e i carboidrati
Praticare periodicamente un digiuno, in base alle proprie esigenze e bisogni. Non è necessario ridurre in modo eccessivo i carboidrati.
Fonte: (Corriere)
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.