La dieta dell'orologio, ecco come ridurre alcune malattie e difendersi dal diabete
La dieta dell'orologio è il risultato di uno studio condotto su 19 pazienti dal professore Satchidananda Panda, del Salk Institute di La Jolla in California
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La dieta dell'orologio potrebbe difendere dal diabete
La dieta dell'orologio è considerata decisamente efficace per proteggersi dal diabete ma anche per chi soffre di sindrome metabolica: questo regime alimentare è legato al tempo di consumo dei pasti. Infatti, la dieta dell'orologio si basa sull'assunzione di alimenti in un periodo non superiore alle 10 ore, il che significa che per 14 ore bisogna rimanere a digiuno. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Cell Matabolism e condotta da Satchidananda Panda, del Salk Institute di La Jolla in California, questo è quanto riporta un articolo del corriere.it.
Contate le ore ma non le calorie
La dieta dell'orologio, come già anticipato, consiste nel concentrare l'assunzione di cibo nell'arco di 10 ore. Se la colazione viene consumata alle 7 del mattino, l'ultimo pasto dovrà essere consumato entro le 17. Lo studio relativo, ha coinvolto 19 pazienti con problemi di sovrappeso, ipertensione, trigliceridi, colesterolo e glicemia alta, che li rende soggetti ad alto rischio di contrarre il diabete.
I risultati e l'attività fisica
I 19 pazienti sono stati sottoposti alla dieta dell'orologio per 3 mesi consecutivi. Tutti hanno perso peso anche se non in modo consistente, diminuendo l'apporto calorico di circa l'8%. La cosa importante è che quando i soggetti si sono sottoposti ad esami e analisi del sangue, si è notata la diminuzione della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo cattivo. La dieta dell'orologio non è stata abbinata con alcun cambiamento dell'attività fisica. Il 65% circa dei pazienti ha detto di aver dormito meglio o di essere andato a dormire con meno fame. Quasi il 70% ha continuato la dieta per almeno 1 anno, riferendo che la salute migliorava a tal punto da poter ridurre o interrompere l'uso di farmaci.
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Farmaci e acqua nelle 14 ore di “non cibo"
Nelle 14 ore in cui non si assumono alimenti, in quanto fuori dalle 10 ore che rappresentano l'arco di tempo entro il quale si può mangiare, è possibile assumere farmaci e acqua. Poiché ogni persona risponde in modo diverso ad un periodo prolungato di digiuno, nel caso specifico di 14 ore e soprattutto se soffre di sindrome metabolica, è preferibile consultarsi con un medico.
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Il parere del diabetologo
Come spiegato all'ANSA, poi riportato dal corriere.it, il diabetologo Francesco Purrello dell’Università di Catania e Presidente della Società Italiana di Diabetologia, si è espresso nel merito della dieta dell'orologio. “Questo tipo di intervento dietetico, è collegato al mantenimento di ritmi circadiani favorevoli per il metabolismo“. “I ritmi circadiani, veri e propri orologi biologici, svolgono un ruolo determinante per il funzionamento di molti sistemi ormonali o nervosi. Si tratta di risultati molto interessanti, anche perché ottenuti senza apparenti variazioni nelle abitudini alimentari o di attività fisica dei soggetti partecipanti allo studio“.