Secondo la fondazione diretta da Cartabellotta il governo non avrebbe aggiornato correttamente i dati sulla platea vaccinabile
E’ scontro tra governo e Fondazione Gimbe sulla cosiddetta “platea vaccinabile”. Secondo l’istituto guidato da Nino Cartebellotta, il governo non avrebbe dati dei dati completi per quanto concerne la campagna vaccinale. Un attacco ad alzo zero contro il governo Meloni da parte della Fondazione Gimbe che avrebbe condotto analisi indipendenti dalle quali sarebbe emerso che non vi sarebbero dati aggiornati su quante persone devono ancora ricevere la prima, seconda e terza dose.
L’atto di accusa di Gimbe
Secondo quanto asserito da Gimbe, da maggio 2022, i database non sarebbero stati più aggiornati. Per questo motivo non si conoscerebbe la percentuale di popolazione “protetta”. In particolar modo, Gimbe ha evidenziato come dal 17 settembre 2022 la platea delle persone che hanno fatto la quarta dose non è stata aggiornata. Secondo i dati ufficiali, solo il 30,4% della platea interessata avrebbe fatto la quarta dose. Un dato che non collima con le statistiche a disposizione di Gimbe.
I conti che non tornano
“Secondo le nostre stime”, ha dichiarato Nino Cartabellotta, “in 4 mesi il numero di over 60 e fragili per i quali sono trascorsi i 120 giorni dal primo richiamo è aumentato di circa 700 mila persone”. I dati attuali non fanno capire quante persone di fatto devono ancora ricevere il vaccino e quanti l’hanno già fatto nella fascia 6 mesi-5 anni, né quanti nella fascia 5-11 anni dovrebbero fare la terza dose dose. CONTINUA A LEGGERE…
L’appello al governo
Alla luce di queste carenze, fondazione diretta da Cartabellotta ha lanciato un appello al ministro della Salute, Orazio Schillaci, affinchè si proceda all’aggiornamento completo delle platee, in particolare quella relativa ai destinatari della quarta dose”. Gimbe ha anche invitato il governo a colmare la lacuna presente nei database, aggiornando tutti i dati mancanti.
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