La Gran Bretagna ripiomba nell'incubo Covid: è nuovo boom di casi
Peggiora la situazione dei contagi in Gran Bretagna e già si ipotizza il ricorso massiccio alla terza dose
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Nuovo aumento di casi in Gran Bretagna: Johnson potrebbe incentivare la terza dose
In Gran Bretagna l'incubo covid sembra essere tornato ad affacciarsi dopo un periodo di relativa tregua. Gli ultimi dati sui contagi diffusi dalle autorità sanitarie britanniche hanno evidenziato una crescita dei casi. Si parla di circa 49.000 casi in un solo giorno mentre ci si prepara ad affrontare la terza ondata covid. La politica anti covid adottata dal premier Boris Johnson che ha immunizzatocon entrambe le dosi di vaccino circa l'80% della popolazione, sembra non aver sortito effetti nel lungo periodo. Le libertà concesse a partire da metà luglio che non prevedono restrizioni particolari, come l'obbligo di indossare mascherine al chiuso o all'aperto, niente smart working e ritorno a scuola in presenza, sembrano aver favorito il salto in avanti dei contagi. Da leggere anche Figliuolo promette allentamenti sul Green Pass: ecco le condizioni.
Nonostante il boom di casi, non cresce la pressione negli ospedali
Se a partire dal mese di luglio i casi si erano ormai stabilizzati intorno ai 30.000 giornalieri, è ormai da una settimana che si registrano ogni giorno circa 40.000 nuovi casi e ieri si è raggiunto il picco dei 49.000 a fronte di un milione di tamponi. C'è però da segnalare che nonostante l'alto numero dei contagiati, solo una piccola percentuale di questi è dovuta ricorrere alle cure ospedaliere, mentre si sono registrati 45 decessi, meno rispetto al trend degli ultimi giorni. Ciò significa, come specificato dal premier Johnson, che grazie al vaccino si possa convivere con il virus e che la campagna vaccinale è servita a salvare vite umane.
Si parla già di terza dose
Per affrontare l'aumento dei contagi da covid ed evitare di ritrovarsi durante il periodo invernale con un numero crescente di persone contagiate, magari colpite dalla nuova variante Delta, il primo ministro britannico sembra intenzionato a dar il via alla somministrazione della terza dose del vaccino a tutti gli over 50 già a partire dal prossimo mese, nonché di procedere con la vaccinazione di circa 3 milioni di ragazzi tra i 12 e i 15 anni. A questi però verrebbe somministrata una sola dose del vaccino, in quanto si è notato che in molti ragazzi la seconda dose del vaccino provocherebbe effetti collaterali anche seri come miocarditi e pericarditi. CONTINUA A LEGGERE…
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I timori in vista della terza ondata
Sarebbero queste dunque le nuove strategie che il governo si appresta a mettere in campo per evitare di ritrovarsi, durante il periodo invernale, ad affrontare nuovi lockdown o peggio ancora di dover ripartire con restrizioni come l'uso della mascherina al chiuso o magari anche all'aperto. Ma ciò che in effetti sembrerebbe spaventare di più i virologi britannici è che la nuova ondata sia dovuta ad una nuova variante del coronavirus e che i vaccini non siano in grado di proteggere la persona da questa nuova variante.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.
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