La mancanza di questa vitamina invecchia il cervello: ecco i rimedi

La carenza di vitamina D invecchia il cervello e potrebbe aumentare il rischio di Alzheimer. Ecco come rimediare con alcuni consigli alimentari

Covid, il virus riduce le dimensioni del cervello secondo un nuovo studio - Foto Pixabay
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La carenza della vitamina D invecchia il cervello

Un'alimentazione sana ed equilibrata è fondamentale per il benessere del nostro organismo: la mancanza di determinati nutrienti, infatti, può provocare danni alla nostra salute. Alcune malattie, ad esempio, dipendono anche dalla carenza di alcune vitamine: secondo uno studio della Fondazione Umberto Veronesi effettuato su più di 1.500 over 60, la mancanza di una determinata vitamina invecchierebbe il cervello e da ciò potrebbe dipendere l'insorgere dell'Alzheimer. Leggi anche Influenza, Pregliasco: “Quest’anno l’epidemia ci sarà. Attesi 4-6 milioni di casi”

Vitamina D da integrare con esposizione al sole o alimentazione

Una maggiore quantità di vitamina D, come emerso dallo studio, diminuirebbe il rischio di contrarre l'Alzheimer. I ricercatori stanno provando a capire se potrebbe bastare la semplice esposizione solare per aumentare le difese contro l'Alzheimer o se sia necessario introdurre la vitamina D tramite l'alimentazione. Esporsi al sole è senz'altro necessario per aumentare i livelli di vitamina D: spesso non lo si fa abbastanza. Anche per questo motivo è importante introdurre la giusta quantità di vitamina D tramite l'alimentazione. Leggi anche Le donne non sono più emotive degli uomini secondo un nuovo studio

Gli alimenti ricchi di vitamina D

Se abbiamo intenzione di aumentare i livelli di vitamina D, possiamo apportare alcuni accorgimenti necessari alla nostra dieta. Esistono, come riporta Proiezionidiborsa.it, alcuni alimenti particolarmente ricchi di questa vitamina, indicati dalla scienza: si tratta di latticini, funghi, pesce azzurro, crostacei, carne di fegato e burro. Anche se non diamo abbastanza tempo all'esposizione al sole, che resta molto importante, possiamo integrare quindi la vitamina D con l'alimentazione. Leggi anche Epidemia virus respiratorio nei neonati, è allerta in Italia: ospedali pieni


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Anche dormire poco e male influenza il cervello

Abitudini alimentari ma non solo: per evitare che il nostro cervello invecchi velocemente, infatti, è importante rivedere anche il nostro stile di vita. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Oxford su persone tra i 20 e i 65 anni la mancanza di sonno sarebbe tra i fattori determinanti per la riduzione delle facoltà cerebrale, cosa che provocherebbe anche l'anticipo della vecchiaia cerebrale. Dormire poco e male, insomma, crea danni alla nostra salute.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.