La menopausa potrebbe aumentare il rischio di demenza secondo un nuovo studio. I dettagli
Secondo una nuova ricerca dell’Università Monash di Melbourne, la menopausa potrebbe accelerare l’invecchiamento del cervello e quindi la demenza. La menopausa è una fase naturale della vita di tutte le donne. Si tratta dell’interruzione definitiva del ciclo mestruale e quindi della fertilità nelle donne. Generalmente si verifica tra i 45 ed 55 anni di età, ma non sono rare menopause precoci oppure tardive.
Lo studio
Il nuovo studio dell’Università Monash di Melbourne ha scoperto che questo evento della vita di tutte le donne potrebbe accelerare l’invecchiamento del cervello, con un rischio maggiore di sviluppare la demenza. I risultati potrebbero aprire la strada allo sviluppo di nuovi trattamenti mirati. Il team di ricercatori è stato guidato dai professori Velandai Srikanth e Chris Moran. Hanno utilizzato le statistiche della banca dati britannica Biobank raccolte lungo un periodo di 10 anni.
I risultati
I ricercatori sono riusciti ad osservare che le donne post-menopausa tendono a esibire un invecchiamento più pronunciato del cervello, rispetto agli uomini sani della stessa età. I dati raccolti permetteranno un approccio più mirato nel combattere e trattare la demenza, specie fra le donne, hanno sottolineato i ricercatori. Donne anziane in buona salute hanno volumi cerebrali minori degli uomini, anche se quegli uomini hanno fattori di rischio cardio-metabolico come diabete e ictus, rispetto alle donne.
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Le parole dei ricercatori
I ricercatori fanno sapere che la ricerca aiuta a capire meglio la demenza per trovare le sue cause dirette e comprendere su cosa puntare con interventi preventivi per ridurre rischi futuri e in che misura tali sforzi debbano essere differenti per gli uomini e per le donne.
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