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Coronavirus, la variante Delta colpisce anche in Sardegna: scoperto nuovo focolaio

Il paese di Ausini, in provincia di Sassari, è stato raggiunto dalla variante Delta del coronavirus: le nuove ordinanze del Sindaco Bundu

Coronavirus, la variante Delta colpisce anche in Sardegna: scoperto nuovo focolaio
Foto Gds

Coronavirus, la variante Delta colpisce anche in Sardegna: scoperto nuovo focolaio

Mentre i contagi sono in calo grazie alla campagna vaccinale che continua senza tregua, la variante Delta è sbarcata anche in Sardegna. Qui, in un piccolo paese del sassarese, è stato scoperto un focolaio della nuova e più aggressiva variante che ha costretto il sindaco a prendere provvedimenti urgenti fino a metà luglio. Si tratta di Usini, paesino di circa 4.300 persone in provincia di Sassari. Su un totale di 23 tamponi positivi, ben 18 sono risultati appartenere alla variante delta. Da qui la decisione del Sindaco Antonio Brundu, di adottare alcune misure restrittive volte a contenere la diffusione del virus. NASCE ANCHE LA VARIANTE ITALIANA? ECCO DOVE

Le nuove misure ad Usini

Saranno vietati fino al 12 luglio tutti gli spettacoli all’aperto o al chiuso, come cinema, teatro, fiere, ecc. Vietato inoltre la vendita di bevande alcoliche da asporto dopo le 22. Il messaggio è rivolto a tutta la popolazione, ma in particolar modo ai più giovani che sembrano essere quelli più colpiti dalla variante e veicolo di trasporto del virus. Il Sindaco chiede alla cittadinanza la massima prudenza, esortando ad evitare incontri in luoghi chiusi, assembramenti e qualsiasi cosa impedisca il distanziamento sociale. A quanto si apprende, non sarebbe esclusa la possibilità di richiedere uno screening su tutta la popolazione, cosa che permetterebbe di isolare altri casi di varianti presenti nel paese. L’APPELLO DEL VIROLOGO CRISANTI: “RISCHIAMO L’ARRIVO DI UNA VARIANTE RESISTENTE A TUTTO”

Allarme variante Delta

Ciò che sembra spaventare maggiormente della variante Delta è la rapidità della sua diffusione, nonché il fatto che gran parte delle persone colpite da tale variante siano persone già vaccinate. Da uno studio condotto in Israele da un gruppo di ricercatori, dove il 50% dei casi di variante riguarda proprio persone vaccinate e l’altro 50% è composto da ragazzi e bambini (entrambi i casi non vaccinati) sembra che il vaccino protegga dal 10 al 15% in meno. In pratica, il vaccino Pfizer darebbe una protezione tra ‘85% e il 90%, così come il Moderna, mentre l’Astrazeneca scenderebbe al 65 – 70%. ARRIVA LA NUOVA VARIANTE FIESTA: TUTTI I DETTAGLI

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Mantenere la fiducia nei vaccini

Ciò naturalmente, secondo medici e virologi, non deve in alcun modo far calare la fiducia nei vaccini, in quanto anche se non proteggono dal contagio è l’unica arma a disposizione per combatterne la diffusione, permettendo in caso di contagio di prenderlo in forma più lieve evitando conseguenze più gravi.
I virologi raccomandano inoltre di continuare ad usare la mascherina nei luoghi più frequentati, anche se all’aperto, e rispettare sempre il distanziamento e l’igiene delle mani.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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