La vitamina D può proteggere dal cancro al colon a esordio giovanile secondo un nuovo studio, i dettagli

La vitamina D può proteggere dal cancro al colon a esordio giovanile secondo un nuovo studio, i dettagli

Secondo un nuovo studio, il consumo di quantità maggiori di vitamina D, principalmente da fonti alimentari, può aiutare a proteggere dallo sviluppo del cancro del colon-retto a esordio giovanile, come riporta sciencedaily.com.
E’ il primo studio che mostra una tale associazione. La ricerca è sta recentemente pubblicata online sulla rivista Gastroenterology. E’ stata condotta dagli scienziati del Dana-Farber Cancer Institute, dell’Harvard T.H. La Chan School of Public Health e altre istituzioni. Leggi anche: Green Pass, ipotesi sconti al ristorante e ai musei per i possessori della certificazione verde. Ecco i dettagli

La ricerca

L’incidenza complessiva del cancro del colon-retto è in calo, ma i casi sono aumentati nei giovani adulti, una tendenza preoccupante che deve ancora essere spiegata. Gli autori dello studio hanno osservato che l’assunzione di vitamina D da fonti alimentari come pesce, funghi, uova e latte è diminuita negli ultimi decenni. Vi sono prove crescenti di un’associazione tra vitamina D e rischio di mortalità per cancro del colon-retto. Tuttavia, prima dell’attuale studio, nessuna ricerca aveva esaminato se l’assunzione totale di vitamina D fosse associata al rischio di cancro del colon-retto a esordio giovanile. CORONAVIRUS, POSSIBILI INCENTIVI PER VACCINARSI: ECCO DOVE E QUALI SONO

Le dichiarazioni dei ricercatori

“Poiché la carenza di vitamina D è aumentata costantemente negli ultimi anni, ci siamo chiesti se ciò potesse contribuire all’aumento dei tassi di cancro del colon-retto nei giovani individui”, ha affermato Ng, direttore del Centro per il cancro del colon-retto a esordio giovanile di Dana-Farber. “Abbiamo scoperto che l’assunzione totale di vitamina D di 300 UI al giorno o più era associata a un rischio inferiore di circa il 50% di sviluppare il cancro del colon-retto a esordio giovanile“. Leggi anche: Chi cammina 30 minuti al giorno può avere il 54% in meno di rischio di morte prematura secondo un nuovo studio

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I risultati

I risultati dello studio sono stati ottenuti calcolando l’assunzione totale di vitamina D sia da fonti alimentari che da integratori  di 94.205 donne partecipanti al Nurses’ Health Study II (NHS II). Questo studio è uno studio prospettico su infermieri di età compresa tra 25 e 42 anni iniziato nel 1989. Le donne sono seguite ogni due anni da questionari su fattori demografici, dieta e stile di vita e informazioni mediche e di altro tipo. I ricercatori si sono concentrati sul cancro del colon-retto a esordio giovanile, diagnosticato prima dei 50 anni.  Durante il periodo dal 1991 al 2015 i ricercatori hanno documentato 111 casi di cancro del colon-retto a esordio giovanile e 3.317 polipi del colon-retto. L’analisi ha mostrato che una maggiore assunzione totale di vitamina D era associata a un rischio significativamente ridotto di cancro del colon-retto ad esordio precoce. Lo stesso legame è stato trovato tra una maggiore assunzione di vitamina D e il rischio di polipi del colon rilevati prima dei 50 anni. È interessante notare che i ricercatori non hanno trovato un’associazione significativa tra l’assunzione totale di vitamina D e il rischio di cancro del colon-retto diagnosticato dopo i 50 anni. I risultati non sono stati in grado di spiegare questa incoerenza e gli scienziati hanno affermato che sono necessarie ulteriori ricerche in un campione più ampio per determinare se l’effetto protettivo della vitamina D è effettivamente più forte nel cancro del colon-retto a esordio giovanile.