La twindemia scaturisce dalla doppia ondata di Covid e influenza che potrebbe mettere a rischio la vita delle persone fragili
I virologi stanno mettendo in guardia gli italiani, in questi giorni, dai rischi collegati alla cosiddetta “doppia ondata” di Covid e influenza. Una sorta di epidemia gemellare identificata anche con il termine twindemia, che sarebbe il risultato della combinazione di Covid e influenza stagionale. In una intervista pubblicata sul sito di Sky Tg24, Christian Wiedermann, dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, ha messo in guardia proprio dal rischio legato al contagio di queste due forme influenzali.
Le parole di Wiedermann
“In autunno e inverno in Alto Adige potremmo riscontrare più infezioni simultanee – ha dichiarato Wiedermann – causate da diversi virus respiratori. Spesso una doppia infezione comporta un decorso più grave della malattia e anche un incremento della mortalità”. Lo stesso esperto ha citato anche l’aumento dei casi di doppia infezione in Inghilterra, che ha riguardato l’8% dei pazienti che sono stati contagiati dal Covid. Negli Usa, fra l’altro, la stima degli esperti per il prossimo inverno è di 150.000 decessi per Covid.
Perchè si sarebbe indebolito lo scudo immunitario
Secondo la tesi di Wiedermann, il rispetto ossequioso da parte dei cittadini altoatesini delle misure anti-Covid, con l’uso della mascherina e l’igiene delle mani, avrebbe portato nel 2020 ad una bassa diffusione del virus dell’influenza. Tutto ciò, sempre secondo la personale valutazione di Wiedermann, avrebbe “indebolito lo scudo immunitario degli altoatesini”, motivo per cui si prevedere una crescita del numero di casi nell’attuale stagione influenzale. Una tesi confortata anche da quanto accaduto in Australia, dove le infezioni influenzali sono cresciute del 25% rispetto al 2019, quando ancora il Covid non si era diffuso almeno in Europa. CONTINUA A LEGGERE…
I consigli dell’esperto
Secondo la tesi di Wiedermann, lo schermo delle difese immunitarie si sarebbe indebolito, avendo avuto durante la pandemia meno contatti virali, anche per l’uso frequente di dispositivi di protezione (vaccinazione inclusa). Fra l’altro, dall’esplosione della pandemia da Coronavirus, il numero delle persone che si sono vaccinate contro l’influenza si è ridotto drasticamente. Motivo per cui, l’esperto ha consigliato di proteggersi dall’influenza sottoponendosi alla vaccinazione antinfluenzale in questo autunno, soprattutto a coloro che hanno più di 65 anni o che soffrono di malattie croniche.
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