Con un documento presentato alla Conferenza delle Regioni, i governatori hanno inviato il governo ad ottimizzare e aumentare le risorse
Il rischio di tagli drastici alla sanità ha indotto i governatori delle regioni a redigere un documento articolato in cui si avanzano delle richieste importanti al governo per ovviare a tutte quelle piaghe e a quelle lacune che caratterizzano un sistema sanitario ormai al collasso. I governatori hanno chiesto l’aumento del Fondo Sanitario e nuove misure per ovviare alla carenza di personale sia per applicare gli standard territoriali che per gli ospedali, oltre ad una nuova governance per quanto concerne la gestione dei farmaci e dei dispositivi medici.
Il documento redatto dai governatori
I governatori delle regioni hanno ribadito, con questo nuovo documento, la necessità di una nuova forma di interazione tra le istituzioni al fine di sostenere lo sviluppo economico territoriale e nazionale anche per fronteggiare un periodo storico che presenta e presenterà anche in futuro, delle criticità inevitabili. Le Regioni, con questo documento, hanno inoltre auspicato una leale collaborazione istituzionale per realizzare una strategia condivisa a medio e lungo termine per assicurare una maggiore “efficacia nell’utilizzo delle risorse disponibili”.
Le richieste al governo
Questo è il sunto della bozza del documento congiunto che è stato posto all’attenzione della Conferenza delle Regioni guidata da Massimiliano Fedriga, il cui destinatario sarà proprio il nuovo Governo che ha ricevuto l’incarico di guidare il paese proprio in questi giorni. Fra le richieste più importanti anche quella di maggiori risorse per fronteggiare l’aumento del costo della bolletta energetica e per arginare, con nuove assunzioni, l’emorragia di personale sanitario. Una serie di richieste alle quali dovrà dare immediata risposta il nuovo Ministro della Salute, Orazio Schillaci, di concerto con il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. CONTINUA A LEGGERE…
L’esiguità delle risorse per il 2023
Mentre il fabbisogno sanitario nazionale cresce, appare ormai improcrastinabile l’esigenza di una verifica attenta sugli effettivi costi sostenuti dalle aziende sanitarie, al fine di razionalizzare e ottimizzare le risorse, evitando costosi sprechi. Il Governo, per ora, si è impegnato nello stanziamento di 1,6 mld di euro per i maggiori costi energetici e da covid-19 anche se, per il 2023, i maggiori fondi saranno solo 400 milioni di euro. Una cifra ritenuta troppo esigua per fronteggiare le sfide che attendono la sanità italiana in una fase piuttosto critica della storia del nostro paese.
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