Ecco la proposta dell’assessore alla Salute della Regione Sicilia, Ruggero Razza
Il tanto temunto passaggio in zona gialla per la Sicilia è stato scampato. La regione isolana, pur avendo abbondantemente superato il tasso percentuale dei ricoverati nei reparti ospedalieri ordinari (16,2% contro il 15% consentito) ed il saggio di nuove positività (155 nuovi casi ogni 100.000 abitanti ben oltre il tetto stabilito), è riuscita a contenere al di sotto del 10% il tasso di occupazione delle terapie intensive (9,2% secondo il monitoraggio dal 12 al 19 agosto). Da leggere anche Green Pass obbligatorio per i dipendenti: ecco il clamoroso avviso di un’azienda privata
La situazione attuale sull’Isola
Se il pericolo è stato scampato per un soffio, però, i dati sono tutt’altro che incoraggianti; il trend in continua ascesa preoccupa fortemente la regione e non esclude il rischio di un passaggio di colore nel breve periodo. In una recente intervista rilasciata ai microfoni di Sky Tg24, l’assessore regionale alla salute, l’Avvocato Ruggero Razza, ha fatto il quadro della situazione in previsione della ripresa effettiva delle attività autunnali. Il trend di crescita delle nuove infezioni non è incoraggiante; i dati attuali, infatti, fanno ritenere probabile un’ulteriore ascesa dei dati anche nelle prossime settimane anche se il Dottor Razza ritiene possibile un acceleramento della campagna vaccinale fino al momento ben al di sotto della media nazionale.
Il quadro sanitario
L’auspicio, secondo l’assessore siciliano, sarebbe quello di assistere anche in Sicilia ad una spinta positiva delle immunizzazioni che sull’isola languono nonostante le norme previste dal recente Decreto Draghi che ha consentito l’accesso ad alcune categorie di attività soltanto a chi possiede il Green Pass. Un provvedimento posto in essere proprio per “costringere” i siciliani reticenti a vaccinarsi. Sempre secondo le parole dell’assessore Razza, il tasso di ospedalizzazione dei nuovi casi è da ricondurre, in oltre il 90% dei casi, a soggetti non vaccinati. E’ dunque essenziale, sempre secondo l’assessore Razza, che il popolo siciliano abbia ben chiaro che non esiste una situazione di contrapposizione tra immunizzazione e cura del virus. Il vaccino rimane una scelta essenziale nella prevenzione alla diffusione del contagio e non sarebbe da scartare a priori l’introduzione della vaccinazione obbligatoria per alcune fasce di popolazione (come gli over 50) che potrebbe essere assai più efficace in termini di adesione. CONTINUA A LEGGERE…
La situazione ospedaliera
Al momento sono disponibili in Sicilia 850 posti di terapia intensiva ed, in base ad una strategia regionale, al momento non stati riconvertiti i nosocomi che, nelle passate ondate erano stati destinati all’emergenza Coronavirus. La scelta di non paralizzare il sistema sanitario siciliano per non penalizzare i pazienti affetti da altre patologie, si lega all’introduzione di alcune manovre restrittive applicate nei comuni che hanno un tasso di vaccinati molto basso (come l’introduzione del Green Pass per accedere agli uffici pubblici). La speranza, comunque, rimane sempre quella di una corsa più sostenuta verso l’immunizzazione.
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