Le insalate in busta sono veramente pronte da mangiare? Ecco cosa si è scoperto con questo test

Si tratta di un prodotto largamente consumato dagli italiani che può presentare aspetti problematici per la presenza di pesticidi e batteri

Insalate in busta, i risultati di un recente test (foto Pixabay)
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Il test de Il Salvagente ha indagato a fondo su 12 marche di insalate in busta: ecco i risultati

Alzi la mano chi non ha mai acquistato una insalata in busta, tagliata, lavata e già pronta per essere gustata. Gli scaffali dei supermercati abbondano di insalate in busta di tutti i tipi e di tutte le marche, ma si tratta davvero di prodotti sicuri e già pronti per essere consumati? Secondo recenti statistiche, in Italia si vendono circa 800 milioni di confezioni l'anno di insalate in busta. Probabilmente questo accade perchè si presentano come prodotti pratici e perchè consentono di risparmiare quel tempo che normalmente si impiega per tagliare e lavare l'insalata.

Il test de “Il Salvagente"

Scegliere questo tipo di soluzione per mettere un po' di insalata nel piatto ha un costo non indifferente. In media si spendono circa 10-12 euro al kg per avere l'insalata già pronta in busta contro i 2-2,50 dei cespi interi. Proprio perchè si tratta di un prodotto largamente consumato dagli italiani, il sito Il Salvagente ha deciso di effettuare delle indagini in laboratorio per valutarne lo stato igienico e microbiologico, passando al setaccio ben 12 prodotti, 10 convenzionali e due biologici.

Cosa si è scoperto

I risultati di queste analisi, seppure hanno premiato il fatto che le 12 insalate in busta testate non presentano batteri nocivi per la salute dei consumatori, hanno evidenziato qualche anomalia dal punto di vista igienico. Non è stata rilevata la presenza di listeria, salmonella ed escherichia coli, ma a preoccupare è stato il dato relativo alla carica totale (ossia il numero di batteri complessivi) e i coliformi (quelli legati alla terra) i cui valori si sono collocati ben al di sopra delle soglie consentite. Molto probabilmente queste anomalie sono da addebitare allo shock termico e ai processi di sanificazione non adeguati. Proprio per questa ragione, gli esperti consigliano sempre di effettuare un lavaggio domestico del prodotto prima di consumarlo.


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I pesticidi

L'altro dato allarmante evidenziato con i risultati delle indagini di laboratorio è che nessuno dei 12 prodotti testati è esente dalla presenza di pesticidi. Basta pensare che l’insalata che ha ottenuto il miglior punteggio presenta in ogni caso due tracce di pesticidi, mentre nel prodotto più inquinato dai pesticidi è stata rilevata addirittura la presenza di 8 molecole diverse nella stessa busta. Il dato inquietante è che anche le due buste di insalata biologica hanno evidenziato la presenza di pesticidi. Solo due marche di insalata fra quelle testate hanno davvero superato i test in modo soddisfacente. Un dato che dovrebbe indurci a prendere le adeguate contromisure e a decidere di preparare l'insalata fresca a casa nostra magari spendendo qualche minuto del nostro tempo per avere in tavola un prodotto fresco e pulito.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.