Lidl, più del 70% dei polli venduti risultati contaminato da pericolosi batteri, è scandalo in Germania: cosa si è scoperto
il laboratorio avrebbe individuato una contaminazione da batteri produttori di ESBL (extended-spectrum beta-lactamase), enzimi resistenti agli antibiotici.
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Lo scandalo coinvolge una delle catene di distribuzione alimentare più diffuse al mondo e ben presente in Italia
Un nuovo scandalo alimentare ha travolto la Lidl in Germania. Si tratta di una delle catene di distribuzione alimentare presente in tutta Europa e ben diffusa anche nel nostro paese. Lo scandalo è emerso dopo una indagine condotta dalla fondazione Albert Schweitzer, che avrebbe scoperto, dopo attente valutazioni, che parte della carne di pollo che si acquista punti vendita del noto discount tedesco risulterebbe contaminata da batteri resistenti agli antibiotici.
I risultati scioccanti
Il test è stato condotto accuratamente su 51 prodotti che si trovano sugli scaffali dei supermercati Lidl a base di pollo e prelevati da 8 punti vendita in Germania. La procedura di campionamento si è svolta in un arco temporale che va da gennaio a febbraio 2023. I risultati che sono emersi hanno lasciato di stucco anche gli operatori. Infatti il 71% dei campioni è risultato contaminato da batteri in grado di resistere agli antibiotici.
Cosa si è scoperto
Nello specifico, secondo quanto si apprende dal sito Greenme che ha riportato la notizia, il laboratorio avrebbe individuato una contaminazione da batteri produttori di ESBL (extended-spectrum beta-lactamase), enzimi resistenti agli antibiotici. Fra i batteri più presenti che sono stati rilevati all'interno dei prodotti a base di pollo vi sono l'Escherichia coli (75%), poi gli enterococchi (25%) e il Campylobacter (18%). CONTINUA A LEGGERE…
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La piaga degli allevamenti intensivi e i rischi connessi all'antibioticoresistenza
In uno dei campioni che sono stati testati è stata rilevata la presenza di salmonella. Si tratta di una vicenda che potrebbe essere ricollegata ad una vecchia questione già contestata a chi pratica allevamenti intensivi in Germania dove vi è un sovraffollamento di polli e dove gli stessi vengono trattati in maniera cruenta e disumana. E' molto più facile in ambienti così sovraffollati che gli animali possano trasmettersi malattie a vicenda e che l'uso massiccio di antibiotici possa poi generare l'antibioticoresistenza, molto pericolosa anche per l'uomo. Secondo quanto dichiarato da Mahi Klosterhalfen, della direzione della fondazione Albert Schweitzer Foundation questi polli ventono trattati con antibiotici con grande frequenza perchè si ammalano spesso e vivono ammassati . Questo confermerebbe come gli allevamenti intensivi stiano contribuendo in maniera significativa all’antibiotico resistenza, una vera minaccia anche per la sopravvivenza degli esseri umani.
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