Il noto infettivologo Matteo Bassetti tuona: "Stiamo sbagliando tutto. Basta a..."

L'infettivologo Matteo Bassetti si scaglia contro il modo in cui viene gestita la pandemia di Coronavirus e mette in guardia sull'influenza

Il direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, nel corso di una puntata di Porta a Porta, Roma 18 gennaio 2022. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
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Coronavirus, i casi sono in aumento

La stagione fredda ha provocato, come sempre accade, un aumento dei nuovi casi di Coronavirus. Gli esperti invitano a tenere alta la guardia, ma c'è anche chi sottolinea come la situazione sia totalmente diversa rispetto a due anni fa o anche solo all'anno scorso. E per questo andrebbe trattata diversamente. Tra questi c'è Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova.

Bassetti: “Continuare a rincorrere il Covid con le vecchie regole è un errore"

Secondo Bassetti, infatti, “sulla situazione Covid stiamo guardando la pagliuzza e non la trave. Continuare a rincorrerlo con vecchie regole è un errore. I dati della Fiaso ci dicono che, su 100 persone che entrano sia in rianimazione che in area medica, 70 non hanno il Covid, ma tampone positivo e sono asintomatici. Il problema sono le regole vecchie", ha spiegato all'Adnkronos.

Bassetti: “Ospedali in ginocchio"

Effettuare il tampone a tutti quelli che entrano in pronto soccorso, spiega Bassetti, “è un errore che sta mettendo in ginocchio gli ospedali. Non è normale che chi entra con l'influenza viene messo con altri pazienti, anche immunodepressi, con tutti i rischi che sappiamo, e chi invece entra con tampone positivo a Covid, ma asintomatico, viene messo in un bunker".

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Bassetti: “È tutto sbagliato"

Bassetti, in merito, non ha dubbi: “È tutto sbagliato: basta tamponi ad asintomatici. Il rischio è che, se non si cambiano le regole, a Natale il sistema salta in aria. C'è un aumento spaventoso delle patologie infettive non Covid come influenza, virus sinciziali, pneumococco e una variante Omicron aggressiva su chi non è vaccinato. Stiamo rincorrendo il Covid senza considerare gli altri virus. Sono più preoccupato dall'influenza che dal Covid, abbiamo pochi vaccinati per la prima e non la vediamo praticamente da tre anni".

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.