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Linfoma alla milza, la malattia di Giancarlo Magalli: i sintomi per riconoscerlo e come si cura

I dettagli sulla patologia che ha costretto Giancarlo Magalli al ritiro dalle scene per quasi un anno: sintomi e info

Linfoma alla milza, la malattia di Giancarlo Magalli: i sintomi per riconoscerlo e come si cura
Il conduttore Giancarlo Magalli durante la presentazione del programma tv Rai ''Una parola di troppo'', Roma, 09 novembre 2021. ANSA/ETTORE FERRARI

Ecco qual è la malattia di cui soffriva Giancarlo Magalli, tutto ciò che c’è da sapere sul linfoma alla milza

Nella giornata di ieri, domenica 22 gennaio 2023, il noto conduttore tv Giancarlo Magalli ha fatto un annuncio molto importante che ha scosso il mondo dello spettacolo e non solo: il personaggio radiotelevisivo ha dichiarato di aver contratto tempo fa un linfoma alla milza che, oltre a fargli perdere più di 20 chili, avrebbe potuto portarlo alla morte entro solo due mesi. Fortunatamente, grazie alle cure mediche, Magalli si sta ora riprendendo da questa forma tumorale per tornare il prima possibile al lavoro. Ma come si scopre di avere un linfoma alla milza? Ecco i sintomi e i modi per riconoscerlo, come riportato da Airc.it.

I sintomi del linfoma alla milza

Il linfoma alla milza, generalmente molto raro ma che può comparire in età avanzata o a causa di infezioni, indebolimento del sistema immunitario o esposizione diretta a radiazioni, si manifesta con sintomi molto evidenti: sebbene nel primissimo stadio come tutti i tumori risulti essere asintomatico, i sintomi sono dolore addominale (soprattutto nella parte alta dell’addome) dolore alle ossa o alle articolazioni, sanguinamento, stanchezza, febbre molto alta e brividi, infezioni frequenti, aumento della sudorazione notturna, linfonodi ingrossati o perdita di peso. In quel caso bisogna recarsi immediatamente al Pronto Soccorso per gli esami specifici.

Come si cura

Nonostante le possibilità di causare il decesso, il tumore alla milza è nella maggior parte dei casi (90%) curabile: lo stesso Magalli ha infatti chiarito di essere guarito dalla malattia grazie alla medicina, terapie durate ben sette mesi in cui non poteva alzarsi dal letto, e di non aver più alcun problema al riguardo. Chirurgia, radioterapia e chemioterapia sono le soluzioni dei dottori per estirpare il tumore dalla milza, così come anche le terapie a bersaglio molecolare o la “vigile attesa” nel caso in cui il linfoma sia per il momento da tenere sotto controllo per poi intervenire in seguito.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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