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Linfoma, attenzione a questi 10 sintomi da non sottovalutare

Il linfoma è tra le patologie più pericolose esistenti, ecco i sintomi con cui si manifesta questa forma tumorale

Linfoma, attenzione a questi 10 sintomi da non sottovalutare
linfoma Foto Pixabay.com

Tutto ciò che c’è da sapere sul linfoma: cos’è, quali sono i sintomi e come si cura

Il tumore è una delle patologie più gravi e potenzialmente fatali per gli esseri umani: in questo grande gruppo rientra il linfoma, malattia tumorale del sangue e la sesta neoplasia (maligna) più frequente nel nostro Paese. Esistono trenta tipologie differenti di linfoma, ma come fare ad intercettarne i sintomi per ricorrere alle cure mediche prima che sia troppo tardi? Ecco i dieci campanelli d’allarme, riportati da Policlinico.mi.it.

I sintomi di linfoma

I sintomi da non ignorare assolutamente, specie se continui nel tempo, sono senz’altro febbre/febbricola persistente senza una causa infettiva evidente, calo significativo del peso (anche del 10%), prurito generalizzato, abbondanti sudorazioni notturne e ingrossamento di uno o più linfonodi superficiali (collo, ascella ed inguine). Se si ha a che fare con questo tipo di problematiche, infatti, si potrebbe essere a rischio linfoma dunque bisogna rivolgersi subito al medico di fiducia che prescriverà le varie visite e terapie.

Altri segnali di linfoma

Il linfoma può manifestarsi anche sotto forma di tosse secca e mancanza del respiro, gonfiore del collo e degli arti inferiori, sensazione di precoce sazietà e mancanza di appetito, dolori addominali ealterazioni a livello cutaneo (chiazze e noduli). E come si contrasta questa terribile neoplasia?

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Il trattamento del linfoma

I linfomi si curano con la chemioterapia convenzionale a cui spesso si associa anche un trattamento con anticorpi monoclonali, molecole in grado di “riconoscere” le cellule tumorali e ucciderle tramite l’attivazione del sistema immunitario. Per le forme resistenti o parzialmente rispondenti alle cure iniziali, inoltre, possono essere avviate chemioterapie più aggressive fino ad arrivare, se necessario, al trapianto di midollo osseo.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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