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Martedì 12 Novembre
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Linfonodo ingrossato, ecco quando preoccuparsi: cos’è la tecnica del linfonodo sentinella

I linfonodi possono inviare segnali importanti ed essere utili nella scoperta di tumori (ma non solo): ecco quando preoccuparsi

Linfonodo ingrossato, ecco quando preoccuparsi: cos’è la tecnica del linfonodo sentinella
Linfonodo ingrossato, ecco quando preoccuparsi: cos'è la tecnica del linfonodo sentinella

Linfonodi, al loro interno i organizza la risposta del sistema immunitario

Prestare attenzione ai segnali inviati dal proprio organismo è molto importante per prevenire e individuare precocemente eventuali problemi e patologia. Questi segnali possono arrivare spesso dai linfonodi, piccoli organi tondeggianti situati lungo le vie linfatiche. Nel nostro corpo sono presenti circa 600 linfonodi, che si trovano soprattutto in punti strategici come collo, ascelle, inguine o addome: all’interno dei linfonodi si organizza la risposta difensiva del sistema immunitario nei confronti di agenti estranei potenzialmente pericolosi.

La tecnica del linfonodo sentinella: di cosa si tratta

Molto importante, come riporta Pazienti.it, è il linfonodo sentinella, un linfonodo che per primo riceve il drenaggio linfatico dei tumori. La tecnica del linfonodo sentinella consiste nella palpazione con lo scopo di identificare un eventuale ingrossamento dei linfonodi: il linfonodo sentinella è infatti il primo a essere raggiunto da eventuali metastasi di tumori maligni, che si diffondono per via linfatica.

Così si determina l’avanzamento dello stato tumorale

Se un linfonodo ascellare è intaccato dal tumore al seno, ad esempio, lo trasmette agli altri linfonodi presenti nell’organismo: la tecnica del linfonodo sentinella sfrutta questo principio per determinare l’avanzamento dello stato tumorale. Se il linfonodo sentinella non è stato ancora raggiunto dalle cellule tumorali, molto probabilmente anche gli altri linfonodi non sono stati raggiunti. Questo significa che il tumore non ha ancora iniziato a diffondersi.

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Col linfonodo sentinella si può evitare un intervento molto invasivo

Per verificare lo stato di avanzamento di un tumore si usa il sistema TNM: T sta per estensione del tumore, N per assenza o presenza di metastati ai linfonodi regionali, M per assenza o presenza di metastati a distanza. Capire se il linfonodo sentinella è stato attaccato o meno permette ai pazienti di risparmiarsi un intervento molto invasivo, ovvero lo svuotamento del cavo ascellare che prevede l’asportazione di tutti i linfonodi ascellari.

Come si individua il tumore in maniera precoce

Per visualizzare il linfonodo sentinella viene usata la tecnica della linfoscintigrafia: si tratta di una procedura eseguita iniettando sottopelle, nella mammella, una minima quantità di isotopo debolmente radioattivo, che si blocca nel primo linfonodo. È così che il linfonodo viene identificato e rimosso con una piccola incisione: il tessuto rimosso viene impiegato per la biopsia, con la quale si determina l’eventuale presenza di cellule maligne. Questa tecnica non è necessaria se il linfonodo sentinella non risulta intaccato, perché significa che l’eventuale tumore è circoscritto al seno. La tecnica del linfonodo sentinella è sempre più utilizzata per determinare con estremo successo i primi stadi di tumore alla mammella e melanomi: si sta cercando di capire se il metodo è utilizzabile anche per cancri in altre zone del corpo.

Linfonodo ingrossato, quando preoccuparsi

Il linfonodo ingrossato può quindi essere una spia: i linfonodi, infatti, si ingrossano quando avviene un incremento delle cellule immunitarie. È bene ricordare, quindi, che l’ingrossamento non avviene solo per la presenza di tumori ma anche per cause benigne e comuni come mal di gola, malattie infettive e malattie infiammatorie. Solo in rari casi l’ingrossamento avviene a causa della presenza di un tumore. Al gonfiore dei linfonodi devono comunque associarsi altri sintomi come perdita di peso significativa, febbre e linfonodi che si gonfiano nel tempo, in un solo lato del corpo oppure sopra la clavicola. In caso di ingrossamento dei linfonodi è opportuno farsi visitare dal proprio medico curante per individuare le cause.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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