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L’insonnia mette in pericolo la salute del cuore: i risultati dello studio

I problemi di insonnia possono peggiorare la salute del cuore in chi soffre di malattie cardiovascolare o ha già avuto eventi gravi. Lo studio

L’insonnia mette in pericolo la salute del cuore: i risultati dello studio
L'insonnia mette in pericolo la salute del cuore: i risultati dello studio - Foto Pixabay

L’Insonnia aumenta il rischio di nuovi eventi cardiaci in chi ne ha già avuti

La mancanza di sonno e i problemi al cuore sono collegati da un filo diretto. Ancor di più nel caso di chi soffre di malattie cardiovascolari e ha superato un infarto o è stato sottoposto a trattamenti come il posizionamento di uno stent o un intervento di by-pass: per questi soggetti, infatti, non avere un sonno riposante significa un maggior rischio di nuovi eventi cardiaci. Il rischio attribuibile a questo fattore farebbe aumentare di circa il 16% i pericoli rispetto a chi non ha problemi di insonnia.

“I pazienti cardiopatici dovrebbero essere valutati per l’insonnia”

È quanto emerge da una ricerca pubblicata su Sleep Advances e presentata all’ESC Preventive Cardiology 2022, secondo la quale quasi la metà delle persone con patologie cardiovascolari ha difficoltà a riposare bene: “Il nostro studio ha scoperto che l’insonnia era ancora significativamente associata a eventi cardiaci anche dopo aver tenuto contro dei sintomi di ansia e depressione. I risultati suggeriscono che i pazienti cardiopatici dovrebbero essere valutati per l’insonnia con l’offerta di una gestione appropriata”, è il commento di Lars Frojd dell’Università di Oslo, autore principale della ricerca.

I risultati della ricerca

La ricerca, come riporta Repubblica.it, ha preso in esame poco più di 1.050 pazienti controllati mediamente dopo quasi un anno e mezzo da un infarto e/o una procedura per aprire le arterie ostruite: i partecipanti sono stati sotto posti a un questionario riguardante proprio l’insonnia. Al momento dell’osservazione il 45% dei soggetti soffriva di insonnia e nel periodo di osservazione di oltre quattro anni sono stati osservati 364 eventi nella popolazione in studio. Stando ai risultati, il 16% degli eventi cardiovascolari avversi gravi ricorrenti avrebbe potuto essere evitato se nessuno dei partecipanti avesse avuto insonnia.

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I consigli da seguire

Avere un buon sonno, per quantità e qualità, risulta quindi fondamentale. Ancor di più dopo un evento cardiovascolare. Cosa fare, quindi? È molto importante modificare le abitudini lavorative stressanti con scarsa attenzione al riposo, inserire tutti i giorni l’attività fisica anche lieve o moderata e migliorare la propria dieta evitando i pasti abbondanti la sera sono tre consigli fondamentali. “Quando l’insonnia diventa un tormento non bisogna preoccuparsi anche di chiedere aiuto ad uno specialista che possa utilizzare correttamente anche la terapia farmacologica aggiuntiva”, ha commentato Carlo Tumscitz del Centro Cardiologico dell’Università di Ferrara.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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