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L’ira di Bassetti contro gli allarmismi: “Continuando così, l’Italia si fermerà tra un mese…”

Il noto infettivologo ha attaccato le misure drastiche del governo per arginare la diffusione dei contagi

L’ira di Bassetti contro gli allarmismi: “Continuando così, l’Italia si fermerà tra un mese…”
L'infettivologo Matteo Bassetti - Foto IlMessaggero.it

Bassetti ha contestato le misure poste in essere dal governo per contrastare la pandemia

Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, è senza dubbio una voce autorevole per quel che concerne la diffusione epidemiologica da COVID-19. Per questa ragione le sue esternazioni dello scorso 24 dicembre sulla nuova variante OMICROM, hanno destato particolare interesse nel grande pubblico. E’ opinione dell’infettivologo Bassetti che le misure poste in essere dall’Esecutivo Italiano alla luce delle ultime rilevazioni sulla diffusione pandemica sia eccessive rispetto alla situazione reale. Da leggere anche Quarantena ridotta per chi si è sottoposto al booster: ecco la proposta del CTS

La tesi del dottor Bassetti

Secondo quanto riportato dall’agenzia La Presse, l’infettivologo si augurerebbe di trovare, come regalo di Natale, un minor allarmismo diffuso. La paura, infatti, sarebbe cattiva consigliera e porterebbe ad ingigantire una situazione già di per sè difficile. Il clima di panico che si sta creando con la variante Omicrom sta rinvigorendo la stessa strada di paura già percorsa l’anno scorso che ha portato a terrorismo mediatico, vaccini “bucati” ed un elevato numero di decessi. La paura, sempre secondo Bassetti, oltre che dannosa sarebbe anche inutile.

Il calo della mortalità

La situazione attuale, inoltre, non sarebbe paragonabile a quella dell’anno passato. Il calo del tasso di mortalità legato al COVID-19 è significativamente più basso, secondo la tesi di Bassetti, anche grazie all’immunizzazione rilasciata dal ciclo vaccinale. L’auspicio, nelle parole del dottor Bassetti, è quelli di uno smorzamento dei toni evitando i proclami allarmistici dei soliti noti che giocano a “spararle sempre più grosse” accompagnato da un incremento del numero dei vaccinati. La speranza, infine, è che il Natale porti con sè i medicinali giusti per contrastare efficacemente il COVID-19 e che gli anticorpi monoclonali di seconda generazione possano affermarsi sempre più. CONTINUA A LEGGERE…

L’inadeguatezza del sistema di tracciamento

Secondo quanto evidenziato dal dottor Bassetti l’attuale sistema di tracciamento sarebbe inadeguato e senza senso. Per ogni nuovo positivo, infatti, ci sarebbe una rete di contatti di oltre 50 persone da testare. Considerando ogni positivo come un infetto grave è certo il rischio di bloccare l’intero Paese nell’arco del prossimo mese. Il professor Bassetti, in effetti, appare andare contro corrente rispetto al pensiero comune di alcuni illustri colleghi. Fare tamponi a tutti, anche agli asintomatici, o a chi ha un semplice raffreddore, condurrebbe nell’arco di breve tempo ad avere anche 1,5 milioni di contagiati con la certezza di annoverare almeno 10 milioni di italiani in quarantena. In queste condizioni, quindi, le attività lavorative si arresterebbero con evidenti ripercussioni sul sistema economico italiano che in un lasso di tempo contenuto cesserebbe di essere produttivo.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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