
Lo stress da lavoro è una sindrome ufficiale: ecco cosa significa
Il lavoro vi sta divorando vivi e non riuscite più a trovare un equilibrio tra lo stress e la salute mentale? Questa è la condizione di milioni di persone in tutto il mondo, spesso alle prese con qualcosa di più di una semplice stanchezza. Lo stress da lavoro è infatti tra i fenomeni maggiormente diffusi al mondo e in alcuni casi può essere davvero pericoloso. Al punto che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto il burnout da stress da lavoro, come riporta Ansa.it. Cosa significa?
Il burnout da stress da lavoro
In parole povere, lo stress da lavoro è ora considerata una sindrome. Attenzione, non una malattia bensì ma comunque una sindrome che può essere giustificata come “malattia”. Come spiegato dall’OMS, dunque, lo stress da lavoro è un fenomeno occupazionale che può essere diagnosticato dai dottori in presenza di determinati sintomi. Questo tipo di stress, tra l’altro, presenta le stesse avvisaglie di quello da disoccupazione.
I sintomi da stress da lavoro
Quando si è “affetti” da sindrome di stress da lavoro? Quando si ha letteralmente un crollo generale psicofisico o un esaurimento nervoso dovuto a questioni lavorative. Si possono dunque avvertire sintomi come spossatezza, mancanza di energia in relazione a una diminuzione dell’efficacia e della produttività, sensazioni di negatività, nervosismo e cinismo. Tutte condizioni di burnout che, sicuramente, sono presenti in molti di voi per un motivo o per un altro. Bisogna però fare attenzione a non confondere questi sintomi con patologie più gravi come ansia, disturbo dell’adattamento e depressione (occorre stabilire se sono condizioni legate al lavoro o estese ad altre aree della vita)
Odi il tuo lavoro, la salute può risentirne
Una giornata storta a lavoro può capitare a tutti, ma quando lo stress in ambito lavorativo diventa qualcosa di ricorrente, con la persona in questione che finisce addirittura per odiare il proprio impiego, tutto ciò può avere delle conseguenze assolutamente nocive per la sua salute. Secondo uno studio realizzato da Jeffrey Pfeffer, professore di comportamento organizzativo a Stanford e autore del libro “Dying for a Paycheck“, all’interno della società statunitense – come riportato – la cattiva amministrazione in ambito lavorativo è la causa dell’8% delle spese sanitarie annuali. Inoltre, sempre a questa causa si associano circa 120.000 decessi ogni anno.
Il corpo fornisce dei campanelli d’allarme
Se il lavoro è fonte eccessiva di stress il vostro corpo vi fornisce dei segnali evidenti che risuonano come dei veri e propri campanelli d’allarme. La psicologa Monique Reynolds, dottoressa della clinica Center for Anxiety and Behavior Change, sottolinea come il primo disturbo che viene raccontato da chi odia il proprio lavoro ed è stressato è quello dell’insonnia. Nel momento in cui il corpo individua il posto di lavoro come una zona di pericolo, allora a quel punto i muscoli tendono ad irrigidirsi. La tensione cronica relativa a collo, spalle e testa può generare forte emicrania e cefalea. Inoltre, nel momento in cui il corpo percepisce il lavoro come qualcosa che non si ama fare, lo stress che ne deriva può portare ad aggravare problemi mentali che già esistono.
Ci si ammala più spesso del solito
Secondo quanto riferito dall’American Psychologial Association, tra le possibili conseguenze del forte stress da lavoro c’è anche la possibilità di ammalarsi più di frequente rispetto al solito: lo stress cronico, infatti, può finire per abbattere le vostre difese immunitarie e rendervi cagionevoli. Inoltre, tutto ciò si può unire ad un senso di perenne stanchezza o spossatezza. Senza dimenticare i problemi che si legano allo stomaco, con indigestioni, costipazioni e gonfiore.
Come intervenire di fronte all’eccessivo stress?
Come riporta il sito HuffingtonPost.it, per intervenire di fronte ad una condizione di forte stress dovuta al proprio lavoro è necessario prendersi una pausa. Quando il vostro corpo entra in una fase di massima allerta, infatti, è necessario concedergli una tregua, in modo da non aggravare ulteriormente le cose. La Reynolds ha spiegato come le amicizie esterne all’ambito lavorativo, lo sport, l’arte e la meditazione possono fornire un valido aiuto per combattere lo stress.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.