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Lockdown per non vaccinati, Crisanti all’attacco: “Totale follia”

Coronavirus, ipotesi lockdown solo per i non vaccinati in caso di aumento dei casi. Crisanti contrario, ma c'è chi è favorevole

Lockdown per non vaccinati, Crisanti all’attacco: “Totale follia”
Coronavirus, Crisanti: 'Stop al Green pass, l'obbligo non ha più senso con il 90% di vaccinati'. Le parole del microbiologo - Foto Ansa

Coronavirus, casi in aumento: ipotesi modello austriaco

Il numero dei casi di Covid è da pochi giorni in costante aumento a livello nazionale e su scala mondiale. La curva è oramai in salita. Di conseguenza, potenziare le vaccinazioni sembrerebbe al momento l’ipotesi migliore per evitare una nuova situazione di emergenza. Negli ultimi giorni, indiscrezioni riportavano la possibilità di applicare in diversi Paesi, Italia compresa, il modello austriaco. Leggi anche Terza dose del vaccino: ecco chi dovrà farla entro la fine dell’anno

Modello Austria: in cosa consiste? Crisanti contrario

Il modello Austria, sostanzialmente, consiste nel dare il via a un lockdown, ma solo limitatamente a coloro che non si sono vaccinati contro il Covid-19. Tra gli esperti e gli addetti ai lavori, però, prevale un forte scetticismo nei confronti di questa misura. No categorico, ad esempio, dal direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, Andrea Crisanti. A suo giudizio, infatti, si tratterebbe di una scelta infausta sia in termini prettamente giuridici sia dal punto di vista epidemiologico. A fronte di aumento delle terapie intensive e di contagi, non sarebbe questa la strada da percorrere. Come dichiarato all’Adnkronos Salute, il problema non verrebbe risolto, visto che è risaputo che anche coloro che sono vaccinati trasmettono il virus. Leggi anche Coronavirus, Sileri annuncia: “Sull’obbligo di vaccino per adulti o bambini vi dico che…”

C’è chi è favorevole

Andrebbero poi valutati a parte i casi di coloro che non possono vaccinarsi. Farli rimanere a casa sarebbe un atto scellerato, nonché incostituzionale. D’altro canto, comunque, c’è chi vede di buon occhio il modello austriaco. Il consulente del commissario Figliuolo, Guido Rasi, ha in più occasione messo in evidenza come, nella maggior parte dei casi, i contagi riguardino la popolazione non immunizzata. La possibilità di adottare restrizioni va tenuta seriamente in considerazione, perché, a suo dire, i non vaccinati possono, da un lato, danneggiare l’economia del nostro Paese, e, dall’altro, mettere a repentaglio la popolazione immunizzata. Leggi anche Coronavirus, Pregliasco: “Lockdown per non vaccinati opzione possibile”. Le parole del virologo

Quando scatta il lockdown in Austria?

Il Governo austriaco è stato chiaro poco tempo fa. A fronte di un aumento delle terapie intensive, vi saranno restrizioni evidenti alla libertà di circolazione per coloro che hanno deciso di non vaccinarsi. La popolazione non immunizzata, infatti, resterà a casa con divieto di uscita, nel momento in cui i posti letto in terapia intensiva andranno oltre al 30% della capienza complessiva. Bolzano rientra ad esempio tra i comuni con il tasso più basso di vaccinazione a livello nazionale. L’ipotesi del modello austriaco inizia a farsi strada. Eppure, in molti tra gli addetti ai lavori non vedrebbero di buon occhio la suddetta decisione.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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