
Coronavirus, casi in aumento: ipotesi modello austriaco
Il numero dei casi di Covid è da pochi giorni in costante aumento a livello nazionale e su scala mondiale. La curva è oramai in salita. Di conseguenza, potenziare le vaccinazioni sembrerebbe al momento l’ipotesi migliore per evitare una nuova situazione di emergenza. Negli ultimi giorni, indiscrezioni riportavano la possibilità di applicare in diversi Paesi, Italia compresa, il modello austriaco. Leggi anche Terza dose del vaccino: ecco chi dovrà farla entro la fine dell’anno
Modello Austria: in cosa consiste? Crisanti contrario
Il modello Austria, sostanzialmente, consiste nel dare il via a un lockdown, ma solo limitatamente a coloro che non si sono vaccinati contro il Covid-19. Tra gli esperti e gli addetti ai lavori, però, prevale un forte scetticismo nei confronti di questa misura. No categorico, ad esempio, dal direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, Andrea Crisanti. A suo giudizio, infatti, si tratterebbe di una scelta infausta sia in termini prettamente giuridici sia dal punto di vista epidemiologico. A fronte di aumento delle terapie intensive e di contagi, non sarebbe questa la strada da percorrere. Come dichiarato all’Adnkronos Salute, il problema non verrebbe risolto, visto che è risaputo che anche coloro che sono vaccinati trasmettono il virus. Leggi anche Coronavirus, Sileri annuncia: “Sull’obbligo di vaccino per adulti o bambini vi dico che…”
C’è chi è favorevole
Andrebbero poi valutati a parte i casi di coloro che non possono vaccinarsi. Farli rimanere a casa sarebbe un atto scellerato, nonché incostituzionale. D’altro canto, comunque, c’è chi vede di buon occhio il modello austriaco. Il consulente del commissario Figliuolo, Guido Rasi, ha in più occasione messo in evidenza come, nella maggior parte dei casi, i contagi riguardino la popolazione non immunizzata. La possibilità di adottare restrizioni va tenuta seriamente in considerazione, perché, a suo dire, i non vaccinati possono, da un lato, danneggiare l’economia del nostro Paese, e, dall’altro, mettere a repentaglio la popolazione immunizzata. Leggi anche Coronavirus, Pregliasco: “Lockdown per non vaccinati opzione possibile”. Le parole del virologo
Quando scatta il lockdown in Austria?
Il Governo austriaco è stato chiaro poco tempo fa. A fronte di un aumento delle terapie intensive, vi saranno restrizioni evidenti alla libertà di circolazione per coloro che hanno deciso di non vaccinarsi. La popolazione non immunizzata, infatti, resterà a casa con divieto di uscita, nel momento in cui i posti letto in terapia intensiva andranno oltre al 30% della capienza complessiva. Bolzano rientra ad esempio tra i comuni con il tasso più basso di vaccinazione a livello nazionale. L’ipotesi del modello austriaco inizia a farsi strada. Eppure, in molti tra gli addetti ai lavori non vedrebbero di buon occhio la suddetta decisione.
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