Long Covid, ecco l’importante scoperta effettuata da alcune università americane
I sintomi del cosiddetto Long Covid, la sindrome post-Covid, stanno colpendo centinaia di migliaia di italiani, ancora affetti da problemi come affaticamento, dolore toracico, problemi respiratorie a annebbiamento mentale, anche a distanza di alcune settimane dopo la guarigione. E’ interessante la scoperta che è stata fatta negli ultimi giorni e che potrebbe contribuire a risolvere definitivamente questo problema. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Da leggere anche Novavax, partono le spedizioni del vaccino: ecco quando saranno disponibili
Gli antistaminici per curare il Long Covid
I sintomi del Long Covid, ormai è acclarato, possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone che hanno contratto il Covid. In molti, ad esempio, non riescono più a tornare a lavoro, altri stanno avendo delle conseguenze importanti anche a livello psicologico. Anche se ufficialmente non esiste ancora una cura per la sindrome post-COVID-19, alcuni risultati incoraggianti si stanno ottenendo mediante l’impiego di comunissimi farmaci da banco: gli antistaminici.
Gli autori della ricerca
A confermarlo è stato un significativo case report riportato da scienziati dell’Università della California di Irvine (UCI), che hanno svolto un proficuo lavoro insieme ad alcuni colleghi del Dipartimento di Biostatistica e Scienze della Salute dell’Università dell’Indiana, della Facoltà di Infermieria dell’Università di Miami e del College di Medicina della Mayo Clinic. A coordinare la ricerca è stata la dottoressa Melissa D. Pinto, docente presso la Scuola di Infermieria Irvine Sue and Bill Gross. Lo studio in questione ha analizzato i casi di due donne di mezza età affette proprio dalla sindrome da Long Covid. CONTINUA A LEGGERE…
Cosa si è scoperto
Una delle due donne in questione, aveva iniziato ad assumere un antistaminico contro un’allergia al formaggio, la difenidramina, notando proprio che i suoi sintomi sono migliorati in maniera decisa. Dopo averlo raccontato al proprio medico, lo stesso ha deciso di regolare il dosaggio ideale passando a un altro farmaco, 50 milligrammi di idrossizina pamoato. La situazione è migliorata in maniera evidente, a tal punto che la donna è potuta tornare tranquillamente al lavoro e i suoi sintomi sono quasi del tutto scomparsi. Il secondo caso riguarda un’insegnante, che dopo l’infezione ha sviluppato dolori articolari e addominali. La donna era già una sistematica utilizzatrice di antistaminici per frenare gli effetti di allergie stagionali. L’uso di 25 milligrammi di difenidramina, ha comportato un improvviso e significativo miglioramento dei sintomi post Covid. Risultati incoraggianti che hanno però bisogno di ulteriori conferme scientifiche.
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