Long Covid, la sindrome che colpisce dopo l’infezione da Coronavirus
Fin dai primi mesi della pandemia si è parlato del cosiddetto Long Covid, ovvero quella serie di problemi fisici, neurologici o cognitivi che possono emergere e persistere anche molto tempo dopo l’infezione da Covid-19. Questa sindrome non è ancora del tutto nota e i sintomi possono essere svariati: ce n’è uno, in particolare, che sta preoccupando gli esperti ed è stato descritto in un nuovo studio sulla rivista scientifica Neurology.
Aumenta il rischio di sviluppare convulsioni ed epilessia
I ricercatori hanno esaminato una rete di cartelle cliniche elettroniche di persone risultate positive al Coronavirus, rilevando un aumento della probabilità di sviluppare convulsioni e/o epilessia nei sei mesi successivi al contagio. Nel complesso, come riporta Fanpage.it, sono stati valutati i dati clinici di oltre 152mila pazienti Covid: lo studio ha misurato in particolare l’incidenza e il rapporto di rischio di crisi convulsive ed epilessia, confrontando i dati con quelli di un gruppo di controllo di altrettanti pazienti con influenza stagionale.
Rischio maggiore nei bambini
Lo studio, coordinato dai ricercatori dell’Università di Oxford nel Regno Unito, ha rilevato che i pazienti Covid avevano il 55% di probabilità in più di sviluppare epilessia o convulsione nei sei mesi successivi all’infezione e che tale aumento del rischio era più evidente nei bambini rispetto al Covid. È inoltre emersa una relazione inversa tra i sintomi di Covid e aumento del rischio di epilessia, ovvero una maggiore incidenza del rischio nelle persone per cui l’infezione non aveva richiesto il ricovero in ospedale.
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L’appello del ricercatore
Nel complesso, il tasso di nuovi casi di epilessia è stato pari allo 0,94% nei pazienti Covid rispetto allo 0,60% in coloro che avevano avuto l’influenza. Come spiegato dal professor Arjune Sen dell’Epilepsy Research Group dell’Università di Oxford, autore senior dello studio: “L’aumento del rischio di convulsioni ed epilessia nei bambini ci offre un motivo in più per cercare di prevenire le infezioni da Covid nella popolazione pediatrica”.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.