Ludopatia, ecco come intervenire tempestivamente e come si cura

L'approccio cognitivo-comportamentale può dare risultati molto positivi per ridurre la patologia in sé: ecco come riconoscere la ludopatia

Ludopatia, come si cura (foto Pixabay)
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Lo scandalo scommesse che ha riguardato illustri calciatori italiani sta focalizzando l'attenzione sul disturbo della ludopatia: i sintomi e come si cura

Lo scandalo legato alle scommesse che ha travolto alcuni giocatori di calcio italiani molto famosi, ha riportato in auge la grande piaga della ludopatia, un disturbo che affligge molti italiani. Spesso questa patologia non colpisce le persone che hanno bisogno di denaro, come ha avuto modo di spiegare in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il dottor Lorenzo Castelli, psicologo e psicoterapeuta esperto in gioco d'azzardo patologico (GAP).

Ludopatia, cos'è

Il dottor Castelli ha spiegato che la ludopatia è sostanzialmente un disturbo che riguarda soprattutto il controllo degli impulsi. È coinvolto il sistema del controllo degli stimoli e quello legato alla gratificazione. Esistono delle specifiche aree cerebrali che sono adibite a questa funzione e che necessitano di una stimolazione. Essendo queste aree alterate, spesso la persona non si rende conto di essere affetta da questo grave disturbo, finchè la propria situazione economica non precipita irrimediabilmente.

Come curare questo disturbo

“Una persona è ludopatica – ha spiegato il dottor Castelli – quando in lei c'è un impulso molto forte a giocare e non è in grado di resistergli". Si tratta tuttavia di un disturbo che si può curare efficacemente ricorrendo ad una terapia psichiatrica con la quale è possibile verificare l'eventuale bisogno di un trattamento farmacologico. Cercare di attivarsi per risolvere questo problema può aiutare ad affrontarlo con cognizione di causa evitando rovinose perdite dal punto di vista economico.

Gli altri approcci che possono funzionare

L'approccio cognitivo-comportamentale può dare risultati molto positivi per ridurre la patologia in sé. Poi ci sono anche altri approcci pratici che possono aiutare, come ha spiegato il dottor Castelli, “ad esempio tenendo un diario in cui registrare le somme perse che aiuta la persona ad avere una consapevolezza più immediata di quello che succede e quindi la consapevolezza di essere ludopatico".


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.